In questi giorni il Tar di Bologna ha accolto il ricorso della Lac contro l'ordinanza emessa lo scorso anno dal Comune di
Poggio Renatico (FE) che
autorizzava i cacciatori a catturare i piccioni domestici e ad abbatterli. Il Tribunale ha sottolineato che il provvedimento presenta “
carenza di motivazione” necessaria per questo tipo di ordinanza, applicabile solo in situazioni di contingibilita’ e urgenza in materia di ordine e sanita’ pubblici”.
Il comune non ha indicato per esempio “quali siano gli
effettivi pericoli per la salute pubblica attualmente e direttamente derivanti dalla presenza di tale specie anomale, nonche’ le ragioni per le quali tali pericoli non possono essere affrontati mediante gli ordinari strumenti”, come prevedono le norme in vigore.
Nell'ordinanza mancavano anche i dati sui piccioni presenti sul territorio e su quelli da abbattere. Inoltre il provvedimento autorizzava tutti i cacciatori, indistintamente alle operazioni, senza prevedere alcun accesso a elenchi per il contenimento.