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News Caccia

La caccia italiana, moderna e responsabile, si racconta sul web e invita a riflettere


giovedì 4 ottobre 2012
    
Riceviamo e pubblichiamo:
 

L’attività venatoria in Italia è una pratica sempre più responsabile e sicura, esercitata da migliaia di persone che vivono correttamente l’ambiente e la natura nel pieno rispetto delle leggi e dei principi scientifici fondamentali della sostenibilità del prelievo. Una attività che è possibile esercitare solo per 52 giorni l’anno, ma in nome della quale molti cacciatori per i restanti oltre 300 giorni lavorano in prima persona per gestire l’ambiente, la fauna e il territorio attraverso un volontariato gratuito, provvedendo così al mantenimento e al ripristino della biodiversità senza alcun aggravio per lo Stato. 

Sono verità e numeri che pochi conoscono, perché quasi sempre taciuti dagli organi di informazione non di settore. 

Con i numeri però, così come con la verità dei fatti, non si gioca… ma giocare può aiutare a scoprire o a far comprendere meglio questa realtà.

Per questo il mondo venatorio italiano si è mobilitato dando vita ad un progetto di comunicazione e informazione online basato su banner che veicolano su Yahoo!, uno dei principali portali internet mondiali, una serie di verità sulla caccia e i cacciatori per far sì che arrivino a chi normalmente viene raggiunto solo da altre voci. E chi vuole saperne di più, con un semplice click del mouse, raggiunge uno spazio web realizzato appositamente che verrà costantemente aggiornato e, appunto, un gioco attraverso il quale scoprire quali sono i veri nemici dell’ambiente. 

L’iniziativa è della FACE Italia (AnuuMigratoristi, Enalcaccia, Federcaccia, Libera Caccia) e del Comitato Nazionale Caccia e Natura (CNCN) che hanno deciso di uscire dal ristretto campo della comunicazione di settore per raggiungere, con nuovi canali, la grande maggioranza della società che della caccia non sa - e non per colpa sua – quasi nulla. 

Nasce così www.naturainmente.it e il gioco “Qua la zampa”, attraverso i quali scoprire quanto siano dannosi per la fauna selvatica e la biodiversità gli abbandoni di rifiuti nei boschi o negli stagni, la costruzione di ostacoli artificiali, l’uso esagerato di prodotti chimici e le trappole dei bracconieri. Non un modo di spostare l’attenzione dai cacciatori, ma la necessaria revisione di una cattiva informazione e una peggiore propaganda, che non trovano riscontro nella realtà dei fatti e nell’analisi scientifica. Il gioco messo a punto per consentire soprattutto ai giovani di entrare in contatto con certe tematiche, è molto più vicino alla realtà di quello che si possa pensare.
 
Una realtà nella quale, e lo dicono gli studi indipendenti di enti come Bird Life International, la fauna selvatica è messa a rischio soprattutto dalle attività “normali” dell’uomo come la perdita di territorio, l’inquinamento, la disattenzione per l’ambiente frutto di urbanizzazione dilagante, e non da una caccia moderna esercitata secondo regole certe e principi di conservazione dell’ecosistema. A corredo del sito e del gioco sono stati attivati anche i profili Twitter (@qualazampagame) e Facebook  (www.facebook.com/qualazampagame) dove è possibile trovare ulteriori approfondimenti, sfidarsi nella conoscenza dei pericoli per gli animali e condividere con gli amici le scoperte fatte in questo percorso.

 

Ufficio stampa CNCN
Segreteria Face Italia

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7 commenti finora...

Re:La caccia italiana, moderna e responsabile, si racconta sul web e invita a riflettere

COMPLIMENTI

da ANTONIO 05/10/2012 8.53

Re:La caccia italiana, moderna e responsabile, si racconta sul web e invita a riflettere

Dove andavo a tordi e cesene io, fino all'anno scoso ti ci perdevi nei fossati con altissimi alberi,stoppie ovunque,era li tutto da almeno 10 anni,....quest'anno al mio ritorno non ci ho trovato piu nulla,mancavano le buche ed era quasi un campo da golf!...tutto questo per prendere qualche metro di terra e far tanta legna da ardere!!

da LD 05/10/2012 5.30

Re:La caccia italiana, moderna e responsabile, si racconta sul web e invita a riflettere

Iniziativa da 10 e lode!!! Fianalmente qualcosa si muove nel verso giusto!

da Marco 04/10/2012 19.52

Re:La caccia italiana, moderna e responsabile, si racconta sul web e invita a riflettere

e quando usano i prodotti sull'uva o quelli della diabriotica? un giorno sono andato con un amico in Franciacorta ,zona di eccellenti vini, nel mese di maggio/giugno e sotto i filari l'erba era rossa e bruciata, carcasse di merli, pettirossi, storni e ndi distruttti, senza vita : questa è la biodiversità ? invece mi diceva un addetto che quando esegue il trattamento per la diabrituca deve uscire dal terreno velocemente se non vuole lasciarci le penne, penne che mi diceva ci hanno lasciato fagiani, lepri, uccelli di ogni tipo e perfino le rondini che avevano nidificato nella sua aia. Questa è la biodiversità della chimica, ricordiamoci amici.

da tiziano57 04/10/2012 19.21

Re:La caccia italiana, moderna e responsabile, si racconta sul web e invita a riflettere

Altro esempio,qui da me in zona lombardia ai primi di ottobre è già tutto arato o seminato a colza,non si vede una penna nemmeno allodole che fino a qualche anno fà si trovavano numerose,l'anno scorso è rimasta una striscia incolta larga 50 metri e lunga un paio di kilometri,sembrava che tutti i tipi di uccelli si era dati appuntamento proprio li dentro,come mai?Forse perchè non erano state buttate sostanze strane che chiamano diserbandi e pesticidi?

da maxx 04/10/2012 19.05

Re:La caccia italiana, moderna e responsabile, si racconta sul web e invita a riflettere

in provincia di ferrara abbiamo il consorzio di bonifica che sperpera i soldi di tutti i contribuenti per tenere rasati gli argini di tutti i canali di scolo e ne dà anche in affitto agli agricoltori che gli hanno seminato la medica-in piena cova anche dopo la schiusa fanno 4/5 sfalci all'anno bella salvaguardia è???.

da fausto 04/10/2012 18.52

Re:La caccia italiana, moderna e responsabile, si racconta sul web e invita a riflettere

E per fortuna che quei pennuti sono riusciti a scappare .. altrimenti era carne trita tra i denti del trattore... alla faccia della biodiversit�

da Renzo 04/10/2012 18.19