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Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra


venerdì 5 ottobre 2012
    
Durante l'ultimo Consiglio dei Ministri il governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale anche la legge regionale del Friuli Venezia Giulia n. 15 del 9 agosto 2012 (Legge Comunitaria 2010) che introduce modifiche alle leggi regionali in materia di gestione faunistico venatoria.

Secondo il governo sono censurabili, perché in violazione degli obblighi comunitari, nonché invasive della competenza esclusiva statale nei punti in cui prevede l'adozione di deroghe a prescindere dal parere Ispra, “in palese violazione della disciplina dettata dall'articolo 19 bis, comma 3, della l.n. 157/1992 – sottolinea il CdM - che richiede, invece che, per i provvedimenti di deroga sia imprescindibilmente sentito l'Istituto nazionale per la fauna selvatica (oggi ISPRA) o gli istituti riconosciuti a livello regionale”. Sempre sulle deroghe si contesta la norma contenuta nell'articolo 15 dove si prevede la possibilità per la Giunta regionale di adottare il provvedimento di deroga alla scadenza di un breve termine (trenta giorni) dato al Comitato faunistico regionale per l'esame della proposta, decorso il quale si prescinde dal parere. “Tale previsione, introducendo un meccanismo di silenzio assenso, consente l'adozione di provvedimenti di deroga in assenza del parere dell'ISPRA o degli istituti regionali richiesto invece dall'articolo 19 bis, comma 3 della legge n.157/92. 3)”dice l'impugnativa. Si contesta inoltre al Friuli anche la possibilità inserita all'articolo 15 di autorizzare il controllo di specie alloctone per specie per le quali sia accertata una grave diminuzione della consistenza numerica. “La richiamata disposizione nazionale – dice l'impugnativa del governo - esclude dalla possibilità di prelievo in deroga le specie in declino indipendentemente dalla finalità della deroga e nel corso di tutto l'anno a differenza di quanto previsto dalla norma regionale in esame”.

Si contesta inoltre l'articolo 18, comma 1, lett. a) con il quale è stato introdotto l'articolo 8ter alla l.r. 6/2008, il quale prevede genericamente l'immissione di selvaggina "pronta caccia", affidando alle riserve di caccia il compito di stabilire i tempi e le modalità delle immissioni di detta selvaggina " in deroga alle vigenti disposizioni di legge". “La legge n. 157/92, all'art. 16 – si legge ancora nel testo del CdM - riconosce quali strutture di caccia private solo le aziende faunistico venatorie nelle quali possono essere effettuati ripopolamenti entro e non oltre il 31 agosto e le aziende agri-turistico venatorie, dove le immissioni con selvaggina allevata possono essere effettuate solamente durante la stagione venatoria”.
 

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12 commenti finora...

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

Il mio discorso antonio riguarda esclusivamente la sospensione di parte dei calendari,non il perchè.In Abruzzo hanno lavorato bene ...l'abruzzo rientra comunque semplicemente tra i nomi di quelli sospesi che o portato ad esmpio e il tar il 10c.m. restituirà sicuramente la possibilità di cacciare in Sic zps e probabilmente anche in aree Patom.difficilmente la stessa cosa sarà posibile in regioni inadempienti la legge ,come Campania,Piemonte veneto ecc.Così è più chiaro!!!!

da Trasaghis 06/10/2012 16.52

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

Caro TRASAGHIS, qui in abruzzo, il calendario è stato emanato applicando per interno le prescrizioni dettate dall'ISPRA, le prescrizioni previste dai dispositivi delle ZPS/SIC, le prescrizioni richieste dal PATOM al fine di tutelare l'orso bruno marsicano (caccia al cinghiale con un solo cane limiere e caccia alla lepre con l'utilizzo di soli due cani iscritti in apposito albo e periodi ridotti), nonostante ciò il TAR abruzzo ha sospeso la caccia in dette zone. Quindi caro collega prima di parlare informati.

da Antonio (AQ) 06/10/2012 12.35

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

Mi chiedo fino a quando dovremo andare a caccia così ....... le Istituzioni continuano ad emanare leggi, leggine e decreti senza una benchè minima consultazione e inoltre contro i pareri negartivi dei propri uffici legali. Per quanto impugnato era stato previsto ancora prima che la legge andasse in votazione in consiglio ........quindi di cosa meravigliarsi

da da LUCA.FVG 06/10/2012 10.43

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

Una decina di punti impugnati. Ma tanto son tutti più saputelli.... Ma si, continuiamo a scrivere le leggi regionali alla cacchio, e questi saranno i risultati. Ma quante corna bisogna ancora rompersi ?

da LelloS 06/10/2012 0.44

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

andate a caagare pezzi di meerda voi e le vostre stramaledette armi del cazzo

da barbagianni 06/10/2012 0.42

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

l'altro signorino che ci comanda ora e ripeto comanda, è ne più ne meno alla stregua di quell'altro co......e di berlusconi, perciò traiamo la nostre conseguenze con le prox elezioni!!!! tanto sono tutti una banda di ladri.

da gianni 05/10/2012 23.57

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

Purtroppo per la caccia non sappiamo chi è il " CHI DI DOVERE "

da ZERO ASSOLUTO 05/10/2012 18.40

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

a quando che il governa OBBLIGHI l ' Ispra a rispondere in tempi celeri? visto che vengono impugnati i calendari venatori per il lassismo di suddetto carrozzone??? PARITA' DI INTENTI,GRAZIE!!! QUALCUNO DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE O PSEUDO POLITICANTI CHE DICONO DI RAPPRESENTARCI CHE PORTA QUESTO ARGOMENTO AGLI OKKI DI CHI DI DOVERE?? ESISTE???

da Riccardo79 05/10/2012 18.30

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

LelloS perdonami, ma il recupero degli animali feriti non è un'atto di caccia(e questo è sancito con disciplinare specifico) ,in quanto questo può avvenire anche su animali feriti non da un'atto di caccia,ma da un semplice incidente stradale.E per questo che il recupero è effettuabile anche nei giorni solitamente di silenzio venatorio,o nei periodi di caccia chiusa,praticamente nell'arco temporale dell'anno solare.L'abbattimento come tu lo chiami ,è di fatto solo una possibilità finalizzata al recupero anche perchè nella maggior parte dei casi,l'animale viene rinvenuto già morto,e la finalità del recupero si estrinseca nel cercare di non lasciare carcasse o animali agonizzanti per bosci ecc.Nello specifico le parti impugnate riguardano inadempimenti verso la legge nazionale sulla caccia 157/92 e se si vuole andare contro legge ,questi sono i risultati,come è stato anche in altre regioni,vedi Veneto,Piemonte,Lazio,Liguria,Abruzzo ecc....Ciao

da Trasaghis 05/10/2012 18.11

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

Guarda che il recupero dei capi feriti nei giorni di silenzio venatorio è una pratica più che auspicabile ed è condivisa anche da una parte del mondo animalista in modo da limitare il più possibile le sofferenze degli animali feriti. Visto come parli penso che tu non abbia nessuna cognizione di causa a riguardo e voglio sperare che parli solo per sentito dire. Sei a conoscenza di quanti documenti si devono compilare prima di uscire, anche in giorni in cui è consentita l'attività venatoria, per andare a recuperare un capo ferito? Lo sai che si devono avvisare i presidenti dei comprensori o loro delegati e le guardie venatorie della zona? Lo sai che coloro che escono per il recupero di animali feriti operano normalmente gratuitamente al fine di recuperare animali, feriti da cacciatori o incidenti stradali,che altrimenti andrebbero in putrefazione nei boschi dopo lunghe sofferenze? Francesco Marcazzan

da Francesco Marcazzan 05/10/2012 17.39

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

Se la vanno anche a cercare. Come l'abbattimento con recupero dei capi feriti nelle giornate di silenzio venatorio.

da LelloS 05/10/2012 16.15

Re:Impugnata legge Friuli: no a silenzio assenso da Ispra

Faccio una richiesta: la materia pare essere intricata e controversa. Personalmente mi pare di capire che le istituzioni coinvolte siano le più disparate tra regioni, provincie e comuni ma che il governo centrale in tutto questo non sia coinvolto. Quindi la deframmentazione di ogni caso non ci rende possibile d' avere un quadro su cui stabilire una qualsiasi forma di difesa, se non che provvedano, in loco, gli enti coinvolti, con tutti i limiti, gli stessi che hanno causato tutti questi problemi. I danni però, che ne derivano ad ogni cacciatore ed ovunque, come i danni economici riconducibili al settore e quelli all' agricoltura, come si teme possa accadere in Liguria, ricadono sulla comunità intera. Mi chiedo quindi se non ci possano essere gli estremi per ricorrere ad interpellanze, nelle giuste sedi, che portino ad una chiara risposta a tutti i quesiti giuridici del caso, da cui, sono convinto, nessuna risposta potrà essere soddisfacente al punto da rendere legittima la presentazione di mozioni specifiche che possano, alla fine, portare l' attenzione del Governo sulla necessità di una riforma generale della giurisprudenza venatoria. E aggiungo, costi quello che costi.

da Fromboliere 05/10/2012 16.14