Riceviamo e pubblichiamo:
Il mondo della scienza al servizio della caccia per la gestione delle specie selvatiche. Sarà questo il tema centrale del convegno dal titolo “Conoscere per gestire”, organizzato dalla Federcaccia di Foligno e dedicato principalmente – ma non solo – agli studi effettuati su alcuni migratori da parte dell’ufficio Avifauna migratoria della Federazione Italiana della Caccia, in modo particolare sulla beccaccia.
L’evento, in programma venerdì 12 ottobre alle ore 16 a palazzo Trinci di Foligno, vedrà la partecipazione di rappresentanti del mondo della scienza e delle istituzioni, a cominciare dai responsabili nazionali della principale associazione venatoria italiana. Dopo i saluti del sindaco di Foligno Nando Mismetti, dell’assessore regionale Fernanda Cecchini e del presidente di Federcaccia Umbra Franco Di Marco, il programma prevede gli interventi di Umberto Sergiacomi – responsabile dell’Osservatorio faunistico regionale – e di Luca Convito, del servizio di Gestione faunistica e Protezione ambientale della Regione Umbria. Sarà poi la volta del vicepresidente nazionale di Federcaccia Lorenzo Carnacina, responsabile dell’ufficio Avifauna migratoria Fidc, il quale interverrà sul tema “L’acquisizione dei dati a favore del futuro dell’attività venatoria”. A seguire, il presidente dell’Associazione “Amici di scolopax” nonché responsabile del progetto Scolopax Overland, Alessandro Tedeschi, parlerà della radiotelemetria satellitare al servizio dello studio della migrazione, prima di lasciare la parola all’ex presidente dell’Infs, oggi Ispra, Mario Spagnesi, il quale descriverà le competenze e le responsabilità della ricerca scientifica. In chiusura, il vicepresidente nazionale Federcaccia Massimo Buconi interverrà sul futuro dell’attività venatoria e della Fidc. Al giornalista di “Sentieri di Caccia” Vladimiro Palmieri il compito di coordinare gli interventi, cui farà seguito il dibattito.
“Finalmente, dopo tante questioni, discussioni, assemblee affollate, applausi, fischi e demagogia, possiamo tornare a parlare di temi venatori importanti e di selvaggina nobile da gestire e studiare”, dichiara il presidente di Federcaccia Umbra Franco Di Marco. “Al giorno d’oggi la caccia non può prescindere da un serio connubio con la scienza e la raccolta dati: sotto questo aspetto Federcaccia da anni sta lavorando, attraverso gli uffici Avifauna migratoria e Fauna stanziale, per offrire alle istituzioni tutte le informazioni necessarie alla stesura di calendari venatori equilibrati, che siano frutto – conclude il presidente – della ponderazione scientifica e mai dell’emotività o delle promesse preelettorali”.
Perugia, 9 ottobre 2012
Ufficio Stampa Federcaccia Umbria