La decisione del Tar del Piemonte per
Gianluca Vignale,
Presidente della Commissione Agricoltura in Regione, rappresenta una "cocente sconfitta" per le associazioni animaliste che avevano cantato vittoria per una sospensione della caccia che ormai davano per certa. "Certo - aggiunge - pagata da molti cacciatori piemontesi che hanno visto l’apertura posticipata, ma questa scelta -cioè quella di fare un calendario identico alle linee dell’ISPRA- si è rivelata davanti al TAR vincente".
Ci sono miglioramenti in vista: "la limitazione, poi, dei
Sic e delle
ZPS - spiega il presidente di Commissione - verrà fortemente ridotta da una
delibera che la Giunta regionale approverà lunedì mattina: infatti dei 140 Sic e ZPS esistenti 90 sono all’interno di Parchi in cui l’attività venatoria è già vietata e saranno altresì esclusi quelli delle province di Biella, Vercelli e Novara (avendo un Piano provinciale faunistico in cui è stata fatta la Valutazione d’incidenza ambientale). Quindi rimarranno solo 16 aree su 140 con divieto di caccia".
Questo per Vignale deve essere un punto di partenza: "entro novembre - sottolinea Vignale - presentare una nuova legge in linea con le altre regioni italiane e ridare alla caccia la dignità che merita".