Sono tante le lacune della
relazione Ispra "Il piombo nelle munizioni da caccia: problematiche e possibili soluzioni". Sembra pensarla così anche l'oncologo
Franco Nobile, presidente della
Legatumori senese (Centro di eccellenza della Lega Italiana per la lotta contro i tumori), che, su sollecitazione della Dottoressa
Giorgia Romeo, responsabile tecnico scientifico dell’ufficio gestione ambientale faunistico venatoria della Federazione Italiana della Caccia,
conferma l'insufficienza delle considerazioni Ispra proprio da un punto di vista scientifico.
Si legge per esempio che nella relazione "si fa una lunga e dettagliata descrizione degli effetti del Pb sull'uomo. Ma quanto è imputabile al Pb dei pallini o ad altre sorgenti di Pb? C'è una facile generalizzazione!" e che "occorerrebbe cercare la concentrazione di Pb presente in acqua e suoli non colpiti da pallini di Pb per stabilire un valore di fondo ambientale", distinguendo poi "tra pallini penetrati nella selvaggina da ferite e pallini da ingerimento (peraltro eliminati in pochi giorni)". Per tutti i contenuti si rimanda al documento in versione integrale.