L'Urca provinciale di Perugia in una nota critica duramente la norma inserita nel regolamento
Gestione faunistico venatoria di Cervidi e Bovidi dell’A.T.C. Perugia 1 che cita la possibilità di "
prevedere attività di prelievo all'interno degli istituti pubblici di protezione". Considerando l'abbattimento a fini venatori della fauna selvatica in tali aree un palese abuso giuridico viste le prescrizioni dell’art.21 della Legge 157/1992, l'associazione ha fatto espressa istanza alla Provincia di Perugia, affinchè esamini il problema ed adotti gli opportuni provvedimenti.
Urca ricorda che "le Oasi di Protezione hanno la funzione di assicurare il rifugio, la riproduzione e la sosta della fauna selvatica; e che le Zone di Ripopolamento e Cattura hanno la funzione di favorire la riproduzione, l'irradiamento e la cattura della selvaggina autoctona o naturalizzata per il ripopolamento venatorio, nonché la protezione e la sosta della selvaggina migratoria.
E’ di tutta evidenza - dice Urca Perugia - che i cacciatori che dovessero partecipare alle attività di prelievo venatorio negli Istituti predetti, come ideato dall’ATC PG1,
sarebbero passibili di denuncia penale. Suggeriamo pertanto a questi ultimi, perciò, di non sfruttare la (ghiotta, per taluni) occasione per sparare una fucilata in più e di rifiutare/denunciare l’invito.