In una nota congiunta il
Club della Beccaccia e
Beccacciai d'Italia criticano il progetto di Radiotracking Scolopax Overland “Io volo con lei”, realizzato da
Amici di Scolopax con il patrocinio di
Federcaccia-Ufficio avifauna Migratoria.
“I dati, come presentati dall’Ufficio Avifauna Federcaccia - dicono Beccacciai e Club, polemizzando sulla
spesa economica e confutando l'utilità dei dati ottenuti sugli spostamenti delle 6 beccacce monitorate - non sono ricerca ma
informazione/osservazione giornalistica”.
“Una delle 6 beccacce – spiegano nel dettaglio - ha infranto la catena montuosa degli Urali ed è entrata in territorio asiatico: oltre quindi il confine (ricordiamolo arbitrario) del Paleartico Occidentale. Non è una notizia – commentano le due associazioni -. La Comunità scientifica e i beccacciai impegnati nella ricerca già sapevano, grazie alle campagne d’inanellamento francese, che alcune beccacce sceglievano la direzione Asia. Già nel 2010 a Budapest, il famoso ricercatore Yves Ferrand aveva commentato il viaggio della beccaccia Carelia (progetto di Radiotracking spagnolo) in questo senso: le campagne di inanellamento in corso in Europa da diversi anni, grazie alle riprese dirette ci spiegano le rotte della beccaccia”.
“ Il Radiotracking, - dice ancora la nota congiunta - può fornire dati utili come metodo per la valutazione dei tempi nei e delle aree di sosta e delle linee di affilo lungo il percorso migratorio, che sono “i golden points” di ricerche ben più avanzate di quelle avviate da "Scolopax Overland". Questa sua utilità è complemento, quindi, dei dati vecchi e futuri del "Porto d'anello" nella fase finestra muta del trasferimento migratorio”.