La
caccia al cinghiale è un ever green che accomuna sempre più cacciatori, vista la forte espansione di questa specie, ormai diffusa in ogni regione, isole comprese. Questa antichissima forma di caccia, che negli ultimi anni ha conosciuto una vera e propria rinascita, (le occasioni certo non mancano!) è praticata in diversi modi, tutti altrettanto suggestivi e gratificanti. E' vero, la maggior parte dei cinghialai preferisce la
caccia al cinghiale in battuta tramandata dalla tradizione maremmana e sarda, scelta dalla stragrande maggioranza dei cacciatori per il suo lato conviviale: i suoi mille riti, le amicizie, la compagnia prima e dopo la battuta, ma anche le altre forme stanno conoscendo una nuova primavera.
La
caccia cinghiale in battuta prevede compiti precisi, responsabilità e tanta organizzazione. Ognuno sa esattamente ciò che deve fare sotto la supervisione insindacabile del capocaccia. Ci sono i canai, a cui spetta l'arduo compito di governare la muta di cani e scioglierli al momento opportuno, i battitori e i paratori che indirizzano il cinghiale nella direzione dei fucili, infine il postaiolo, che come dice il termine, sta di posta, e deve sparare solo quando è sicuro aver bene il cinghiale sotto tiro. Ogni cacciatore ha una precisa area di tiro sicura rispetto alla posizione degli altri ed ha il divieto assoluto di spostarsi prima del segnale di fine battuta, anche se lo scopo è recuperare il capo abbattuto o cercarne uno ferito. Come per le altre forme di caccia, il cacciatore è tenuto a sparare solo dopo aver identificato l'animale.
I cani al contatto col cinghiale, soprattutto nella fase della seguita, corrono dei rischi, per questo in commercio ci sono speciali
corpetti protettivi per cani altamente affidabili. Uno dei migliori sul mercato è senz'altro il
Corpetto Protector Pro, resistente a qualsiasi attacco da parte dei selvatici grazie alla protezione in nylon e Kevlar, davvero a prova di zanna, ma gli esempi sono tanti e per tute le tasche.
Un'altra forma collettiva molto praticata è la
caccia cinghiale in braccata: componenti ridotti (al massimo una ventina), assenza dei battitori e dei paratori, la cui funzione è svolta dai cani, importantissimi in ogni fase, dal reperimento della traccia fino al recupero della preda dopo la seguita. La
caccia cinghiale in girata infine, ereditata dal controllo faunistico, sta avendo un enorme successo in molte regioni, con alcuni aggiustamenti tecnici che l'hanno resa sempre più efficiente e di nessun disturbo per le altre specie. Scelta soprattutto nelle zone altamente antropizzate, permette di agire in piccoli spazi e di selezionare gli individui in base ai piani di prelievo. Importantissime le fasi della
tracciatura con il cane per individuare il passaggio dei cinghiali nei punti strategici per collocare le poste con estrema precisione sui punti di transito più probabili. Il lavoro del cane è importantissimo per la riuscita della braccata: eseguire bene il cosiddetto “pendolo” senza infastidire troppo i cinghiali è essenziale per la collocazione delle poste. I fucili - a seconda delle leggi regionali che ne regolamentano l'uso - possono essere a canna liscia "cilindrica" o possibilmente "slug" (con cartucce e palla "asciutta": con una scelta molto ampia), o a canna rigata, tipo express o a ripetizione semiautomatica nei calibri più adatti.
In tutte le forme di
caccia cinghiale importantissimo è l'
abbigliamento alta visibilità e l'abbigliamento caccia adatto alle basse temperature.
Giacche caccia,
pantaloni caccia,
gilet alta visibilita' o mimetici e fasce braccio, c'è solo l'imbarazzo della scelta: ricordiamoci che ad ogni modo, anche un solo capo ad alta visibilità può salvare la vita: i cinghiali, come tutti gli ungulati non distinguono i colori, pertanto un uomo vestito in arancione risulta indistinguibile rispetto ad un altro vestito con colori mimetici. Fondamentali anche le calzature giuste:
stivaletti caccia e
scarponi caccia comodi, caldi, resistenti e stabili, in modo da evitare qualsiasi scivolone e arrivare a sera con i piedi non affaticati.
La
caccia al cinghiale viene praticata anche
in forma singola con l'utilizzo di
altane da caccia per esempio, per l'appostamento sicuro e al riparo da eventuali attacchi. In questi casi la precisione è d'obbligo: utili quindi i bipiedi e
bipiedi e treppiedi per carabina per un tiro fermo e impeccabile e le
ottiche da puntamento (punto rosso, adatto anche per il tiro in corsa, e telemetri). Il cacciatore singolo deve essere preparato ad ogni evenienza: portare con sé quindi tutto il necessario nel proprio
zaino caccia, può fare la differenza. Nello zaino non possono mancare un sistema di
localizzazione Gps, un telefonino resistente agli urti e all'acqua, come gli amatissimi
Cellulari Outlimits, un buon
coltello da caccia, un telo impermeabile e tutto l'occorrente per il recupero dell'animale (corde, moschettoni, ecc), una
potente torcia ben carica o una lampada da testa.
Una volta abbattuto il vostro
cinghiale, si passa alla fase delicata del
trattamento delle carni, da effettuarsi il prima possibile per evitare contaminazioni pericolose per la salute, che ad ogni modo possono essere escluse mediante gli appositi controlli nei centri Asl territoriali. Occorre quindi avere con sé tutto il necessario per lo
scuoio e la macelleria: coltelli, contenitori portaselvaggina e infine l'occorrente per caricare e trasportare le nostre carcasse, come il
carrello cinghiale per auto. Non ci resta che raccomandarvi la massima prudenza e farvi un grosso in bocca al lupo!