Anche se l'ambientalismo tradizionale fa finta di non sapere dell'esistenza dei
tanti progetti organizzati dal mondo venatorio a tutela di fauna e ambienti altrimenti abbandonati al degrado,
nelle università di tutta Italia la caccia entra spesso dalla porta principale ed è sempre più oggetto di circostanziati approfondimenti da parte di laureandi in materie faunistico–ambientali.
Grazie alla segnalazione di
Massimo Parravicini, Presidente Provinciale dei Cacciatori Veneti e di
Massimo Zaratin, Presidente Acr Onlus, ci siamo imbattuti nella bella tesi di laurea presentata all'Università Cà Foscari di Venezia (Facoltà Scienze Ambientali) da
Gian Marco Scarpa che ha analizzato l'
efficacia dei trapianti di fanerogame acquatiche (piante essenziali per la vita delle specie dell'avifauna acquatica ed ittica) effettuati da cacciatori e pescatori del posto per il recupero morfologico della Laguna veneta. Il bravo Scarpa (che per questa tesi ha ottenuto la massima valutazione), ha monitorato e analizzato il lavoro in laguna da parte dell'associazione Laguna Venexiana, composta da cacciatori e pescatori e verificato i
successi ottenuti dagli sforzi di ripristino ambientale. Questa tesi, che alleghiamo in fondo a questa notizia per un'opportuna consultazione, non è la sola.
“Anche come ACR–Onlus – dice Zaratin - abbiamo recentemente seguito un altro ragazzo che
presenterà la sua tesi sull’ambientalismo diverso ma efficace che svolgiamo dalla notte dei tempi e che finora è stato offuscato dalle associazioni ambientaliste che ben conosciamo”. Questi lavori sono un valido punto di partenza per "cominciare a
discutere sul piano scientifico dell'importanza del lavoro ambientalista svolto dai cacciatori e dimostrare così - sottolinea Parravicini - ancora una volta quanto importante sia questa categoria troppo facilmente ed ingiustamente criticata e boicottata".