Il Tar della Lombardia ha
sospeso Il calendario venatorio della Provincia di Bergamo nella parte in cui consentiva le
due giornate di caccia aggiuntive in appostamento fisso e la caccia sulla neve nel territorio delle Comunità Montane. Una vittoria per il
Wwf che aveva presentato ricorso contro Provincia, Regione e le associazioni venatorie.
"L’impugnato calendario venatorio 2012/2013 per la Provincia di Bergamo - si legge nel testo del decreto - appare incorrere - in disparte, per ora, le questioni di costituzionalità della L.R. Lombardia n. 27/2004 e degli artt. 35 e 43 L.R. Lombardia 26/93, sollevate in ricorso - nei seguenti vizi denunciati dall’Associazione ricorrente: a) assenza di un piano faunistico venatorio provinciale b) scostamento non motivato dal parere Ispra. "La ravvisabilità di tali vizi - spiega il giudice - consente di accogliere, sino alla predetta data del 5 dicembre 2012 (data fissata per la trattazione in Camera di Consiglio della questione), la suindicata istanza di sospensione provvisoria del predetto calendario venatorio provinciale, espressamente circoscritta da parte ricorrente “almeno” alla “parte in cui consente due mezze giornate integrative di caccia alla migratoria sino alla fine di novembre, anziché una giornata soltanto; e in cui consente la caccia sulla neve nelle comunità montane alla cesana e al tordo sassello”.
"Ci auguriamo - commenta Enzo Mauri, rappresentante Wwf, sul Corriere di Bergamo - che la Provincia non cerchi vie per aggirare il provvedimento e aggiusti il calendario".
Leggi il testo del decreto