Con l'
abrogazione della legge regionale in Piemonte (a seguito della vicenda sul referendum anticaccia) vigono ora le norme sulla caccia sancite dalla legge 157/92, che tra le altre cose,
vieta la caccia a qualsiasi specie su suolo innevato. In questi giorni l'Atc Cn 5 ha inviato una lettera alla regione per segnalare questo aspetto che rischia di creare conseguenze rilevanti sulla
proliferazione incontrollata da alcune specie ungulate.
“Con la lettera inviata alla Regione - spiega il presidente dell'Atc,
Carlo Rocca- , abbiamo voluto denunciare una situazione di confusione, disagio e disorientamento, che da qualche mese interessa gli organi amministrativi dei Comprensori alpini e degli Ambiti territoriali di caccia del Piemonte, arrivati ormai al limite delle proprie capacità istituzionali, a causa delle continue e repentine modifiche alle disposizioni normative, allo stravolgimento dei rapporti con la Regione, all’azzeramento dei trasferimenti economici e agli ultimi accadimenti amministrativi e giudiziari. Occorre trovare soluzioni immediate e definitive per permettere, tra le altre cose,
l’esercizio venatorio sui terreni coperti da neve”.
"Se non dovessero giungere solleciti ed efficaci provvedimenti, l’Atc Cn-5
potrebbe non essere in grado di garantire il regolare svolgimento della caccia agli ungulati, cinghiale e capriolo in primis, con le ovvie e pericolose conseguenze che ne deriverebbero per l’agricoltura, la circolazione stradale, nonché per la stessa sopravvivenza dell’Atc stesso"», ha concluso Rocca. Il problema riguarda gli atc di pianura visto che recentemente la Regione ha concesso una deroga per la caccia sulla neve solo per gli Atc di montagna.