Come abbiamo visto, contestualmente alla bocciatura della caccia in deroga, il Consiglio regionale della Liguria ha approvato un Odg che impegna la Regione a
superare il parere negativo espresso dalla Commissione europea, a fronte di un direttiva europea che, invece di fatto lo consentirebbe. L'Ordine del giorno presentato da
Francesco Bruzzone (Lega Nord) e votato favorevolmente da 27 consiglieri (2 i contrari e altrettanti gli astenuti), dà mandato alla giunta e al presidente di
richiedere con urgenza un incontro con la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea, la Presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento per le politiche europee), il ministero dell’ambiente alla Presidenza del Consiglio dei ministri (Dipartimento per gli affari regionali) e Ministero degli Affari esteri.
Al presidente e alla giunta si chiede di trasmettere ai menzionati organismi il presente ordine del giorno, con il quale si affronta in maniera analitica e tecnica la vicenda. Nel documento si rimarca, tra l’altro, che la direttiva 2009/147 nel comma 1, lettera c dell’articolo 9, prevede “di consentire in condizioni rigidamente controllate e in modo selettivo la
cattura, la detenzione o altri impieghi misurati di determinati uccelli in piccole quantità” e che tale facoltà "Può essere esercitata in base ad autonome valutazioni degli Stati membri ed alle loro articolazioni territoriali, se a ciò delegate, secondo le modalità e le condizioni indicati nel comma 2 del citato articolo )". Si rimarca inoltre che la possibilità di
ricorrere alle deroghe spetta agli Stati membri in linea con il principio di sussidiarietà (e alle loro articolazioni territoriali a ciò legittimamente delegate).
Quanto alla bocciatura del progetto presentato, l’assessore all’ambiente,
Renata Briano ha chiarito : "Visto quanto accaduto lo scorso anno, quando la commissione europea ci aveva messo in mora per una pratica analoga e noi siamo stati costretti a ritirarla, ci siamo impegnati in commissione ad attendere il
parere preventivo di Ispra e della Commissione europea, prima di sottoporre la delibera all’approvazione del Consiglio . – ha detto – I pareri pervenuti sono entrambi negativi. Di conseguenza la giunta esprime parere sfavorevole. In caso contrario la Regione Liguria rischia di essere sanzionata dall’Unione Europea. Sono però favorevole a
cercare soluzioni che consentano di inserire lo storno tra le specie cacciabili. Mi sono già fatta portavoce di questa esigenza in un incontro con i rappresentanti dell’Unione europea, svoltosi a Roma".