In una nota l'
Anlc Umbria chiede alla Provincia “un controllo più attento” sulle operazioni di
contenimento dei cinghiali, sia sulla prassi burocratiche che sul loro svolgimento.
In particolare la comunicazione di Anlc si riferisce agli interventi richiesti dall'Atc Perugia 2 ed effettuati nella Zrc di Colfiorito (contro la cui istituzione Anlc si era già schierata a causa della tabellazione di una vasta area del folignate con sistemi definiti “non partecipati e arroganti”, con tanto di ricorso al Tar), dove – a detta dell'associazione venatoria – sarebbero stati concessi contenimenti senza conoscere l'effettivo numero di denunce di risarcimento danni. Contenimenti che si sarebbero svolti in braccate a dispetto della Determinazione Dirigenziale che ha autorizzato solo la girata con un solo cane e massimo 6 cacciatori. Anlc Umbria chiede lumi anche sui criteri con quali criteri sia stato composto e inoltrato alla Provincia l’elenco dei 33 “aventi diritto” al prelievo selettivo.
Infine la Libera Caccia umbra annuncia battaglia anche sui conti dell'Atc, contestando l'approvazione del bilancio consuntivo nonostante il parere negativo espresso dal Collegio dei Revisori dei Conti.