“Bisogna assolutamente che il contingente dei capi abbattibili fissato per questa stagione in 11.000 capi sia pienamente raggiunto aumentando, se il calendario venatorio regionale lo consente,
il numero delle giornate settimanali in cui è possibile la caccia al cinghiale, finora limitate al mercoledì e alla domenica". Lo ha dichiarato il commissario della Provincia di Genova,
Piero Fossati, (passato da assessore a commissario straordinario dopo le dimissioni del Presidente della Provincia Alessandro Repetto), sottolineando la neccessità di fronteggiare l’emergenza, sempre più pressante, dell’invasione dei cinghiali sul territorio, delle devastazioni che provocano a orti, vigneti, uliveti, terrazzamenti, ma anche sui versanti e sul corso dei piccoli rivi.
La Provincia sta predisponendo, d’intesa con gli ATC, un provvedimento “che permetterà di
recuperare le giornate di caccia al cinghiale perdute per il maltempo non più al lunedì, ma al sabato. Questo perché - spiega Fossati -
il recupero venatorio al sabato assicura una presenza maggiore di cinghialisti, molti dei quali invece al lunedì spesso non possono partecipare alle battute per impegni lavorativi". Così Genova risponde ai tanti appelli inviati dagli agricoltori, stanchi delle scorribande degli ungulati che, oltre a devastare campi coltivati, demoliscono i muretti a secco favorendo frane e smottamenti. Come Angelo Beretta, anziano agricoltore e ambientalista che dice: "in ottantadue anni di vita non ho mai avuto il ricordo di un simile scempio: non si parla di qualche, ma di tantissimi esemplari le cui lunghe zanne ricurve scavano come aratri impazziti” e chiede per questo “una soluzione definitiva onde bloccare la proliferazione di questi animali. Il tempo è scaduto, i coltivatori sono esasperati davvero e il codice è rosso.”