E' un'amara consolazione per i cacciatori lombardi migratoristi, che a causa della decisione del Tar della Lombardia a poche ore dal deposito del ricorso della Lac, si erano visti
negare la possibilità di ottenere i richiami vivi richiesti per la stagione appena iniziata. Alla metà di ottobre infatti, senza sentire le ragioni delle altre parti in causa (Province e Regione), il Presidente della IV sezione del Tar di Milano,
aveva sospeso con decreto monocratico la delibera della Giunta regionale che regolamentava la cattura dei richiami, fissando la trattazione di merito della sospensiva per il 20 novembre.
La fatidica data è arrivata e il Tar, manco a dirlo, ha ritenuto infondate le motivazioni della Lac e riconosciuto la validità di quel provvedimento. Peccato che ormai il picco della migrazione per alcune specie di turdidi è già bello che passato e che quindi la cattura di questi richiami ha ormai ben poco senso. Ad ogni modo i roccoli saranno in attività fino al 31 dicembre 2012.
Secondo l'assessore provinciale a Bergamo, Alessandro Cottini, la decisione del Tar dimostra che "l'impianto della delibera della Regione e adottata dalla Provincia era corretto, impianto che prevede la progressiva riduzione della cattura di uccelli da richiamo e l'introduzione di quelli da allevamento".
Nella sua ordinanza il Tar infatti osserva: "il provvedimento impugnato si colloca nell'ambito di un programma pluriennale di riduzione del numero di richiami da cattura, sul quale, previa richiesta di parere da parte della Regione, si è favorevolmente pronunciata la Commissione europea, seppure con provvedimento non formale, a condizione che venga effettivamente rispettato il previsto termine di cinque anni, e l'Ispra, alla quale sono stati puntualmente comunicati, tra l'altro, anche i quantitativi di prelievi previsti nel provvedimento impugnato".