Riceviamo e pubblichiamo:
Con ordinanza n. 1580/2012 del 20 novembre 2012 il TAR Lombardia, sezione IV di Milano, ha definitivamente respinto la domanda cautelare avanzata dalla LAC nell’ottobre scorso, a seguito della quale in prima istanza le catture dei richiami vivi negli impianti di ben otto Province erano state sospese dal Presidente con proprio decreto monocratico.
Con l’ordinanza di cui sopra, la sospensiva è stata invece definitivamente revocata e, quindi, le catture potranno riprendere subito, dati solo i tempi tecnici per la riattivazione degli impianti stessi. Sulla vicenda, assodata la soddisfazione per l’esito positivo ai fini di un’attività che le norme vigenti prevedono e che riveste particolare rilevanza per i cacciatori lombardi, conviene fare brevi riflessioni.
La prima è che ben cinque Province e ovviamente la Regione Lombardia, che si era vista sospendere il provvedimento, per la prima volta si sono costituite in giudizio coordinandosi tra loro in maniera molto efficace, come anche l’articolata ordinanza nelle sue motivazioni lascia comprendere e ciò attesta la bontà del detto “l’unione fa la forza”.
La seconda è che l’esperienza, suo malgrado, dell’ANUUMigratoristi in queste partite, sia dal punto di vista tecnico che giuridico, costituitasi anch’essa in giudizio con lo Studio Gorlani, ha senza dubbio fornito un valido supporto alle avvocature regionale e provinciali per l’individuazione delle migliori argomentazioni.
La terza è che le argomentazioni presuntive di futuri danni al patrimonio delle specie catturabili, impossibili da dimostrare perché nemmeno ancora verificatisi, come sono state utilizzate da chi ha rappresentato in aula l’associazione ricorrente, sono state finalmente trattate per ciò che sono, ossia pure illazioni senza alcun fondamento dettate solo dall’apriorismo anticaccia, che in nessun modo possono influenzare il giudizio sulla bontà di un atto amministrativo.
La quarta e ultima, infine, è che ora le Province – Bergamo, Brescia, Milano, Monza Brianza, Como costituitesi in giudizio, più Lecco, Varese e Mantova, anch’esse coinvolte – potranno riprendere l’attività confidando almeno con le cesene e la coda del passo dei sasselli di recuperare un po’ del tempo perso dal 17 ottobre a oggi.
Anuu Migratoristi