Nulla da fare per il ricorso presentato al Consiglio di Stato da
Federcaccia e Face Italia per la riforma dell
'ordinanza cautelare del Tar che un mese fa aveva concesso la sospensione di parte del calendario venatorio regionale abruzzese, accogliendo in parte le richieste di Wwf e Animalisti Italiani. Con ordinanza depositata mercoledì 21 novembre il Consiglio di Stato ha respinto l'appello delle associazioni venatorie "ritenuto , ad un primo esame , che il ricorso non appare assistito dal necessario fumus".
Ricordiamo che a seguito della sospensione del Tar, la Regione Abruzzo ha modificato il calendario venatorio. Per quanto riguarda la Beccaccia, oltre ad ulteriori prescrizioni in caso di avverse condizioni metereologiche, la chiusura è stata fissata al 31 dicembre 2012. E' stata introdotta una ulteriore prescrizione riguardante la riconsegna delle ali dei capi abbattuti agli ATC; per le aree SIC e ZPS, per la lepre e il cinghiale, le giornate di caccia settimanali sono state ridotte a 2 ed il numero di cani per squadra/equipaggi non deve essere superiore a 3.
Come dichiarato dall'Assessore Febbo, dopo le modifiche, nei siti SIC dove è stata segnalata la presenza del Lanario o Falco pellegrino è stata vietata la caccia al Colombaccio e alla Ghiandaia; per quanto riguarda le aree di presenza stabile dell'Orso, di cui alla cartografia pubblicata sul sito del Ministero dell'Ambiente, oltre allo slittamento delle date di apertura e chiusura della caccia al Cinghiale e alla Volpe (01 novembre 2012-31 gennaio 2013), nei siti SIC sono state applicate le misure più restrittive previste per la zona C1, alle altre zone ricadenti fuori la zona di protezione esterna del PNALM, sono state applicate le misure previste per la zona C2. Inoltre, è stato vietato l'utilizzo di munizioni a palla unica contenenti piombo nelle aree in cui è stata accertata la presenza del Nibbio reale e del Grifone. "
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