"Con ordinanza n.4607 del 21 novembre 2012
il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della regione Umbria avverso la sospensiva del Tar Umbria del n.180 del 17 ottobre 2012 che aveva sospeso la caccia alla specie moretta e lepre; per quest’ultima specie era stata successivamente anticipata la chiusura (il 5 dicembre, ndr)". Lo chiarifica una nota della Federazione Italiana della Caccia, sottolineando che "con questa ordinanza vengono ritenute
infondate le argomentazioni presenti nel primo ricorso al Tar oltre a considerare la possibile mancanza di legittimazione dell’Associazione Vittime della caccia a proporre ricorso".
Il Consiglio di Stato ha quindi considerato valide le motivazioni proposte dalla Regione Umbria in discostamento dal parere Ispra per quanto riguarda il mantenimento della moretta tra le specie cacciabili e la stagione venatoria della lepre. Fidc fa notare che "questa ordinanza rappresenta senza dubbio un altro successo per il mondo venatorio per la collaborazione fornita dall’Ufficio Avifauna Migratoria e da Face Italia volta al mantenimento di tutte le specie cacciabili nelle regioni italiane".
Soddisfazione per il lavoro svolto è stata espressa dal Vice Presidente nazionale Massimo Buconi, che ha sottolineato come l’approccio tenuto da Federcaccia e dalle altre associazioni di Face Italia si sia dimostrato ancora una volta quello vincente. “Un ringraziamento e un apprezzamento – ha poi aggiunto il Vice Presidente Buconi – vanno anche alla Regione Umbria per il suo impegno nell’aver difeso un metodo basato su dati scientifici e tecnici concreti e non sulle suggestioni, contribuendo a ristabilire prima di tutto la certezza del diritto e una corretta applicazione delle norme”.