Con la presentazione della proposta di legge “
Disposizioni in tema di Ambiti Territoriali di Caccia”, che dovrebbe presto essere discussa dal Consiglio Regionale, l'Assessore regionale alla caccia in Umbria, Fernanda Cecchini, mira
a ridurre i costi di gestione degli Atc. “Due articoli e cinque comma – spiega in una nota Anlc Umbria - per adeguarsi alle “ linee programmatiche del governo in materia di revisione dei costi degli apparati amministrativi pubblici e di semplificazione degli organismi di amministrazione” e per “avviare una procedura di
rimodulazione organica delle strutture di gestione degli ambiti territoriali di caccia”. “La revisione (rimarca la relazione al disegno di legge) dovrà inoltre prendere atto ed adeguarsi agli scenari che si configureranno a seguito degli atti assunti dal Governo in merito alla
riorganizzazione territoriale delle Amministrazioni Provinciali ed alla conseguente ridistribuzione delle deleghe in materia di gestione faunistico venatoria”.
Anlc Umbria rileva alcune criticità, a cominciare dalla
nomina dei commissari, che secondo il capitolato di legge, dovranno riorganizzare la gestione di fauna e territorio, uno per ogni Atc, coadiuvati dai Collegi dei Revisori dei Conti attualmente in carica alla data di entrata in vigore della legge, in attesa della complicata riorganizzazione territoriale delle Amministrazioni Provinciali. “Nel progetto di legge – dice Anlc Umbria -
non c’è traccia dei criteri per la scelta dei Commissari, delle necessarie competenze specifiche in tema di gestione di fauna e territorio e dei poteri a loro assegnati”. “Se con la precedente e accantonata proposta di ATC unico – continua la Libera Caccia umbra - si era già aperta (permetteteci un po’ d’ironia) la “caccia” al Megapresidente di nomina politica, ora con l’attuale proposta di legge la “battuta” si allarga a stanare i 3 Commissari sempre di nomina politica che gestiranno dal 17 gennaio 2013 l’ATC 1, dal 4 febbraio 2013 l’ATC 2 e dal 14 luglio 2013 l’ATC 3”.
“Facendo un po’ di conti in tasca alla riforma temporanea - spiega poi l'Anlc umbra-, fra il collocamento a riposo dei componenti i Comitati degli ATC, la disdetta dei contratti di locazione delle sedi, la diversa collocazione del personale e altre spesucce varie
, il risparmio ammonterebbe a non meno di 500 mila euro (a patto che ai Commissari non venga elargito un compenso da Consigliere Regionale), che potrebbero essere razionalmente investiti per una corretta e seria gestione del territorio ai fini della produzione della selvaggina da immettere sul territorio, decretando la fine degli acquisti di fauna di allevamento. Per la gestione “commissariale” basterebbero allora i soli proventi derivanti dalle tasse di concessione versate dai cacciatori e la conseguente cancellazione delle diversificate quote di iscrizione agli Ambiti".