Michela Vittoria Brambilla nelle ultime ore è apparsa in tg e trasmissioni televisive per presentare il suo libro dal titolo più che esaustivo:
"Manifesto animalista". Nel volume la Brambilla racconta le iniziative intraprese a favore degli animali e rinvendica il proprio essere animalista, sentimento, dice lei, condiviso da milioni di italiani. L'ultima apparizione è stata oggi a
Forum, su canale 5, con l'onorevole MVB a fianco della conduttrice
Rita Dalla Chiesa per tutta la puntata.
Intervallate dalla causa della giornata, le due hanno sparato a zero su circhi, vivisezione e allevamenti, non risparmiando
frecciate velenose in direzione della caccia, con affermazioni ben lontane dalla verità. Per la Brambilla infatti la caccia è addirittura "una follia distruttiva", lo ha detto senza mezzi termini spiegando che, dal suo punto di vista, i cacciatori non hanno il diritto di "
agire sul patrimonio indisponibile dello stato". Le opinioni sono lecite, ma da ex ministro dovrebbe ricordarsi di sottolineare che per la legge è vero semmai il contrario: il patrimonio indisponibile è appunto dello Stato, che dà facoltà ai cacciatori di prelevarlo, ed è proprio per questo che gli anticaccia e gli animalisti non hanno il diritto di intervento, nemmeno sui propri terreni.
Sulla trasmissione si registra l'intervento del responsabile politiche faunistiche del Pd,
Marco Ciarafoni. "L’onorevole Michela Vittoria Brambilla, nel format animalista, torna a tuonare il suo disgusto verso la maggioranza degli italiani ai quali piacciono sagre, fiere, manifestazioni, attività che vedono il protagonismo culturale e secolare di uomini e animali". "Basterebbe leggere i provvedimenti adottati dal governo del quale la signora Brambilla faceva parte - sottolinea Ciarafoni - per avere il buon senso di non dare alcun lasciapassare per chi tenta la strada del riciclo e dell’opportunismo lanciando manifesti che hanno solo un taglio propagandistico".