In una nota Coldiretti esprime il proprio apprezzamento per
l'"iniziativa pionieristica” della regione Umbria che prevede di razionalizzare l’attività amministrativa degli Atc attraverso la costituzione di un unico ambito gestionale e di un ristretto numero di unità operative (Uot). Secondo la Conferderazione infatti, il risparmio conseguito, in termini di spesa potrebbe essere utilmente dirottato per l’indennizzo dei danni da fauna selvatica".
La riforma avviata dall’Umbria degli Atc per Coldiretti costituisce un esempio interessante che dovrebbe essere seguito anche dalle altre Regioni visto che "ormai sono anni che sussistono perplessità sulle attività e modalità di gestione di tali enti, che appaiono un modello decisamente superato rispetto alle esigenze di una nuova e moderna pianificazione faunistico venatoria sul territorio", per arrivare ad una nuova suddivisione del territorio destinato all’attività venatoria ed un nuovo assetto organizzativo e funzionale per la gestione.
L'Atc unico permette un notevole risparmio degli oneri economici di funzionamento ed una razionalizzazione della spesa e la suddivisione del territorio in unità operative territoriali permette "una più precisa ed accurata programmazione e realizzazione di tutti quegli interventi gestionali (piani di abbattimento, miglioramenti ambientali, pianificazione distretti di caccia cinghiale e capriolo, ripopolamenti ecc.) che costituiscono le attività basilari a cui sono preposti i Comitati di gestione".
Coldiretti propone degli aggiustamenti: la nomina del Presidente del comitato di gestione non provenga dalla Giunta regionale, ma dalla maggioranza dei componenti dell’UOT; introdurre una regola in base alla quale, se non si può far fronte ai danni, è escluso di poter realizzare interventi diversi di immissione di fauna selvatica; no alla centralizzazione della produzione di selvaggina, attività che Coldiretti vedrebbe meglio svolta di norma dalle imprese agricole del territorio e regolata con le convenzioni di cui all’art 15 del D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 228 Orientamento e modernizzazione del settore agricolo, a norma dell'articolo 7 della L. 5 marzo 2001, n. 57.