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News CacciaAmiche di BigHunter, Alice Bianchini: "Sono cacciatrice e ne vado fiera" martedì 11 dicembre 2012 | | Non sono molte le donne cacciatrici in Italia, è vero, ma non si può negare che quelle che abbiamo sono davvero determinate (forse anche più degli uomini) a rivendicare il diritto della loro passione, portandola in mezzo agli altri, facendola conoscere e pretendendone il rispetto. Non a caso molte delle cacciatrici presentate da questo portale sono attivamente impegnate in progetti socio–culturali di questo tipo promossi dalle associazioni venatorie.
Oggi vi parliamo di Alice Bianchini, cacciatrice maremmana che a soli 20 anni ricopre il ruolo di Responsabile del settore donne cacciatrici per la Federcaccia di Grosseto. “Sono cacciatrice da due anni e il porto d’armi è stata la prima cosa che ho preso appena raggiunta la maggiore età – racconta di sé -. La caccia per me è un’emozione che nasce dal cuore. Mi piace dedicarmi ad ogni tipo di attività venatoria: dalla caccia al fagiano con il mio giovane e fedele Setter Inglese Mosè, alla migratoria e alla mia più grande passione che è il cinghiale. Mi piace andare per i boschi con i miei segugi maremmani a scovare i selvatici, per me non c’è niente di meglio che sentire l’abbaio dei miei ausiliari”.
Per Alice, essere donna è tutt'altro che uno svantaggio. Ci sono caratteristiche prettamente femminili (eleganza, sensibilità, intuito, ecc.), che aiutano molto a sapersi muovere con astuzia nella natura selvaggia. “Ho amato la caccia fin da piccola – sottolinea -. Provengo da una famiglia di cacciatori e mi sono appassionata al mondo venatorio fin dal primo giorno che mio padre mi portò con sé ad una battuta di caccia al cinghiale. Da allora ho adorato ogni cosa della caccia. Il sabato e la domenica non vedevo l’ora di svegliarmi per seguire mio padre nella caccia al cinghiale. Ero determinata e adesso lo sono ancor più”.
“Sono una cacciatrice e ne sono fiera – dice orgogliosa - . Mi piace stare a contatto con la natura e prendermi cura di lei”. Ci confessa che spera un giorno di riuscire a tramandare queste tradizioni ai figli che avrà, se ne avrà, “come ha fatto - dice - mio nonno con mio padre e poi lui con me”. Anche se, come nella società, i cacciatori non saranno tutti perfetti, per Alice nella categoria ci sono indiscutibili pregi: “il vero cacciatore – dice - è colui che detiene i segreti della natura, che mantiene pulito il territorio e lo rispetta. Chi non pratica la caccia non sa cosa si prova a svegliarsi presto la mattina, sentire le canizze degli ausiliari durante una battuta di caccia, vedere il cane da penna impegnato in un riporto … ogni volta batte forte il cuore e l’adrenalina sale”.
“Siamo nel ventunesimo secolo – spiega - e ancora la società non capisce il vero valore dell’attività venatoria. E’ un peccato buttare al vento tutte le antiche tradizioni venatorie ed oggi è quello che sta accadendo, purtroppo. La nostra è una società troppo consumista, che nei giovani d'oggi crea un terreno arido in cui cose importanti come storia, tradizione, passione, cultura, gastronomia non attecchiscono più. Per quanto la realtà possa essere dura e difficile, noi cacciatori dobbiamo cercare di mantenere intatte le nostre origini e di creare un futuro migliore per le generazioni prossime”. | Leggi tutte le news | |
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