"Non è bastata la sala Palladio della Fiera di Vicenza a contenere tutti i cacciatori che hanno aderito all'invito dell'Associazione Cacciatori Veneti-CONFAVI", così una nota dell'ACV commenta il successo della manifestazione organizzata sabato 15 a Vicenza. "L'organizzazione dell'evento - si legge nella nota - ha dovuto allestire altre tre sale adiacenti a quella principale, munite di altrettanti maxi schermi per poter permettere alla folla di assistere al grande evento che rappresenta la prima di una serie di iniziative miranti a mobilitare in tutta Italia tutti i cacciatori e tutti i portatori della Cultura rurale".
Per Maria Cristina Caretta, Presidente di Acv Confavi questo significa che "i portatori della Cultura rurale, a partire dai cacciatori, hanno deciso di rompere ogni indugio e di dare un forte segnale alla politica italiana, dimostratasi insensibile alle loro legittime e motivate richieste". "La politica - si legge nella nota Acv - sembra non voler capire che le attività portatrici della Cultura rurale rappresentano, solo in Italia, milioni di persone le cui attività producono reddito, creano occupazione, rappresentano un elemento indispensabile per la tutela del territorio e per la corretta gestione del patrimonio faunistico ed ambientale".
Questa iniziativa, secondo quanto si legge nel comunicato Acv, rappresenta l'avvio del Movimento per la Caccia e per la Cultura Rurale. "I vari partiti, vecchi e nuovi, che si affacciano sulla scena politica nazionale - argomenta il comunicato - sembrano dare per scontato il consenso elettorale da parte dei cacciatori e di tutti i portatori della cultura rurale. Impareranno presto che questo grave errore di valutazione li porterà a subire una enorme emorragia di consensi che intendiamo fare convergere in un unico grande Movimento nazionale che unirà tutti i cacciatori e tutti i portatori della Cultura rurale che non si sentono più rappresentati da quei politicanti che hanno perso il contatto e la sintonia con i propri elettori".