Il tema dell'unità del mondo venatorio, di riflesso a ciò che è stato intrapreso sul piano nazionale da Federcaccia, Anuu e Cpa, è stato al centro anche dell'assemblea di fine anno di Fidc Toscana.
“Si tratta di un processo non più rimandabile – ha spiegato nel suo discorso il presidente Moreno Periccioli – reso urgente dalla necessità di ridare vigore e forza alla presenza culturale della caccia nella nostra società ma anche di ricostruire da posizione di maggiore forza il rapporto con le istituzioni e con la politica. La crisi che investe la società non consente rinvii: è un problema di risorse, economiche ma anche umane. Ed è indispensabile che il patrimonio di storia e di idee di ciascuna componente costituisca un contributo e non un ostacolo sul cammino verso l’unità. E’ necessario guardare avanti” .
Il presidente di Federcaccia Toscana ha poi spiegato come l’Associazione si stia attrezzando, guardando appunto avanti: “Le modifiche che intendiamo portare al nostro Statuto disegnano un’organizzazione moderna, proiettata nel futuro, capace di stimolare ed accogliere altre componenti del mondo venatorio attorno ad un progetto condiviso”.
L’Associazione cui si intende dare corpo appare, nella presentazione del presidente Periccioli e nel dibattito che è seguito, impegnata ad aggiungere, al fondamentale ruolo di difesa e rappresentanza delle istanze del mondo venatorio, quello di agente in grado di coprire un’area potenzialmente vasta, di servizi ai cacciatori ma anche alla società, dando corpo e concretizzando una moderna idea di sussidiarietà: un contributo che induce risparmi per la collettività accrescendo al contempo la qualità e l’efficienza dei servizi. Infine, dopo l’approvazione del bilancio preventivo che conferma la solidità dell’associazione pur in un periodo non facile, lo scambio degli auguri.