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News Caccia

Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi


giovedì 10 gennaio 2013
    
E’ un passo importante secondo Coldiretti quello avvenuto con l’approvazione da parte del Senato di alcuni importanti emendamenti alla legge 394/91 di disciplina delle aree protette,  che profila "una vera e propria riforma della gestione dei parchi". In particolare l'organizzazione agricola si riferisce al fatto che le associazioni agricole, per la prima volta, entreranno a far parte dei Consigli Direttivi dei parchi insieme a quelle ambientaliste.

Secondo Coldiretti, che su questo punto aveva avanzato una proposta in Senato,  questo passo è un riconoscimento dell’importanza del ruolo che l’agricoltura svolge nella tutela e valorizzazione delle aree soggette a vincolo ambientale. Una prima azione concreta nel contesto di un nuovo modello di gestione dei parchi, che mira ad abbandonare l’idea ormai del tutto superata del parco “museo” , in cui le attività umane venivano tollerate anzichè valorizzate per il loro ruolo nello sviluppo.

Altre importanti novità, sempre secondo Coldiretti, sono: "l’equiparazione delle aree marine protette ai parchi nazionali; la scelta dei Presidenti degli enti parco spetterà in ultima istanza al Governo evitando, così, che le Regioni interessate possano opporsi, indefinitivamente, alle nomine proposte, riducendo il rischio di lunghi commissariamenti che costringono i parchi all’inattività; la conferma del divieto di caccia, mentre il controllo faunistico resta di competenza del parco su parere dell’Ispra, anche nelle aree contigue; tutte le attività economiche esercitate interno alle aree protette comportano il versamento di una royalty , ad es. in caso di attività estrattive o captazioni idriche".

"Con lo scioglimento delle Camere -evidenzia l'associazione agricola -  il provedimento dovrà essere ripresentato nella prossima legislatura, con l’auspicio che venga confermato un disegno di legge che profila un condivisibile e necessario ammodernamento del sistema di gestione dei parchi visto che quello attuale non è riuscito, negli ultimi anni, a garantire un adeguato sviluppo economico di tali aree che restano prevalentemente legate, per la loro, sopravvivenza, al finanziamento pubblico e che mostrano, nella maggioranza dei casi, una scarsa capacità progettuale".

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9 commenti finora...

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

Arrabbiato 60, il problema è generale. Se senti cosa dicono politici ed amministratori a volte pare vivano in un mondo parallelo e che comunque, quando va bene, recitino un copione scritto da altri che riguarda vicende che loro in prima persona manco conoscono di striscio. Ciao a te!!

da Ezio 12/01/2013 13.32

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

Ezio, hai sollevato un problema non di poco conto: chi amministra la caccia (regione provincia ca e atc) che competenza specifica ha in materia? Noi per cacciare dobbiamo sostenere esami di ogni tipo e loro?Un cordiale saluto.

da Arrabbiato 60 11/01/2013 15.39

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

Caro Geo 60 il senso c'è eccome!! Sai quanto guadagna un direttore di un parco e/o similare ...in genere perlatro persona nominata per "competenze" politica più che tenciniche in materia??

da Ezio 11/01/2013 14.33

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

La parcomania ci ha rotto le scatole, hanno fatto parchi ovunque, io sono favorevolissimo a parchi nazionali di alto livello tipo parco d'Abruzzo, Gran Paradiso ecc., ma che senso ha che ci hanno riempito di Parchi regionali fatti in luoghi che si sono sempre mantenuti così e da sempre , e oltretutto che sono ubicati in terreni di proprietà privata e pertanto a termini di Legge non fruibili dai cittadini salvo il proprietario, l' unico motivo che mi dò è che sperono solo per creare ulteriori poltrone stipendiate per politici di scarsa importanza e/o da accontentare perché non eletti , aggravando ulteriormente i bilanci dello Stato !!

da Geo 60 11/01/2013 11.37

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

Credo anch'io che si debbano inserire negli organi di gestione anche i cacciatori, così come ambientalisti e agricoltori sono negli ATC. Poi, il controllo della fauna selvatica nei parchi è indispensabile per gli equilibri faunistici su tutto il territorio. Egoisticamente, noi cacciatori avremmo interesse che i parchi continuassero a essere serbatoi infiniti di cinghiali. Ma invece, se si vuole risolvere il problema dei danni (e della troppa presenza di ungulati) bisogna pianificare controllo e abbattimenti su tutto il territorio, univocamente, parchi e aree protette inclusi. La soluzione sarebbe quella di pianificare lo sviluppo del territorio (compreso urbanistica e infrastrutture) in maniera coordinata, e non a compartimenti stagni, come è ora. Ma questo non è gradito nè a speculatori, nè a amministratori locali e nazionali, che vogliono continuare a gestire a capocchia i loro affari, complici i cosiddetti "ambientalisti"

da Ermes 11/01/2013 11.27

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

x Ettore: buona la seconda. Si rivolgono a noi solo in caso di bisogno, poi non ci considerano nemmeno, salvo perseguitarci e offenderci.

da Arrabbiato 60 11/01/2013 9.56

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

Ma quando entreranno a far parte della gestione dei parchi anche i cacciatori? si dice:nuovo modello di gestione per superare i "parchi museo" ,della serie si puo' far tutto purche' non si cacci.A questo punto la Coldiretti dovrebbe far presente che anche i cacciatori possono collaborare nella gestione o no? oppure i cacciatori servono solo quando ci sono i problemi e poi si buttano nell'immondizia.Secondo me i parchi devono essere "RIVISITATI" nella concezione propria del termine e devono essere fruiti da tutti ,anche da noi cacciatori.Un saluto.

da ettore1158 10/01/2013 19.04

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

La caccia nelle aree contigue non deve essere data ai soli residenti del parco e delle aree contigue. Dopo una valutazione di incidenza le aree contigue possono essere date benissimo ai cittadini di TUTTA la provincia dove il parco viene collocato. In provincia di Salerno ci sono attualmente cacciatori che nelle aree contigue hanno la possibilita di cacciare avendo in alcuni casi circa 8000 ha di territorio per comune,con un minimo di influenza di cacciatori indigeni, mentre negli altri comuni non facenti parte delle aree contigue ce ne sono solo 1200 ha, con un masssimo di cacciatori, e porto l'esempio di due paesi uno aree contigue ATC SA2 e l'altro ATC SA1. Se non sbaglio il comune di PADULA sito nel territorio Aree contigue ha un territorio di 6644 ha con un numero di 61 cacciatori, uguale a 109 ettari per cacciatore. Il comune di SCAFATI ad alta urbanizzazione sito in ATC 1 ha un territorio di 1900 ha con 473 cacciatori, uguale a 4 ettari per cacciatore. Questo confronto è valido per quasi tutti i comuni ATC 1 e ATC2 Aree contigue. Vi sembra che giustizia sia stata fatta nel ripartire il territorio ? A Salerno la caccia si può dire chiusa !! Cordialità

da jamesin 10/01/2013 17.57

Re:Coldiretti: agricoltori per la prima volta nella gestione dei Parchi

fino ad ora i parchi sono nati solo per chiudere la caccia e dare un buon stipendio ai trombati politici, ma un tempo per chiudere la caccia bastavano le tabelle ora servono questi carozzoni che sono poi diventati delle riserve per alcuni, infatti i famosi piani di controllo si effettuano tutto l' anno.

da piersilvio da torretta 10/01/2013 17.14