"L'istanza di sospensiva avanzata dalle associazioni Wwf e Vas (Verdi Ambiente e Società), contro la regolamentazione provinciale sui richiami vivi, è stata respinta ieri da parte del Tar della Liguria”. Lo rende noto l’assessore alla caccia alla Provincia di Savona, Paolo Ripamonti.
Il responso accoglie le modifiche apportate a settembre, con delibera del consiglio provinciale, al regolamento per semplificare e razionalizzare le procedure che normano la gestione dei richiami vivi.
“A giugno di quest’anno - spiega Ripamonti - il Tar entrerà nel merito della questione in modo definitivo ma il risultato di ieri ci fa ben sperare e premia il nostro operato, frutto di un grande lavoro concertato con tutti i soggetti coinvolti” prosegue l’assessore.
“La Provincia - conclude - continuerà ad operare nel pieno rispetto delle leggi e delle regole sempre rivolgendo la giusta attenzione sia al mondo venatorio che alle associazioni ambientaliste in modo da garantire provvedimenti e leggi il più possibili eque”.
Aggiornamento del 11/01/2013
In una nota Wwf e Vas smentiscono la notizia diffusa sul sito istituzionale dall'Assessore Ripamonti, secondo cui il Tar avrebbe respinto in via cautelare il ricorso delle due associazioni. “Nell’udienza camerale tenutasi ieri, 9 gennaio 2013, - dice l'avvocato Daniele Granara - il Tar Liguria, Sez. II, non ha in alcun modo provveduto in merito all’istanza cautelare presentata dalle associazioni ricorrenti, ritenendo invece la questione matura per una decisione nel merito e fissando pertanto l’udienza pubblica di discussione del ricorso per il prossimo 20 giugno 2013 – sostiene l’avvocato Granara – Nessun provvedimento è stato, pertanto, assunto né depositato relativamente all’istanza cautelare presentata, e men che meno provvedimenti di conferma delle disposizioni regolamentari illegittimamente approvate dalla Provincia in materia di richiami vivi”.
“Il Collegio si è, invece, limitato a fissare l’udienza pubblica del prossimo 20 giugno, al fine di addivenire ad una rapida definizione della questione nel merito – conclude il legale – Le associazioni ricorrenti confidano che in quella sede le loro ragioni saranno riconosciute”.