In una nota Federcaccia Campania esprime le proprie amare considerazioni sulla riforma della caccia in Regione. “Un percorso legislativo che, avviato su impervie strade, non riesce a trovare la via di uscita” spiega l'associazione. Alla pubblicazione della legge (la 26 2012) sono seguite infatti “una serie infinita di critiche "trasversali" (per opposte motivazioni), le osservazioni del Governo per le incompatibilità con le leggi nazionali e la Costituzione, le reazioni lente, tardive delle istituzioni preposte, la poca voglia di ascoltare le associazioni venatorie ed i cacciatori”.
“L'enfasi per una riforma epocale per la caccia in Campania, intervenuta dopo ben 16 anni, - spiega Fidc Campania- si infrange subito sugli “scogli” delle polemiche provenienti sia dai Consiglieri Regionali, sia dai rappresentanti delle Associazioni Venatorie; tutti alla prese con una presunta "ecumenicità" della riforma che nasconde "in re ipsa" forti criticità tali da renderla di fatto inapplicabile. Intanto, dal 13 agosto 2012, ci si pone il problema delle norme vigenti, di quelle transitorie, di quelle abrogate. L'annata venatoria 2012-2013 è ormai andata; le associazioni venatorie ed i cacciatori sono in fibrillazione per la confusione totale e, soprattutto, per i diritti negati e per i versamenti forse inutilmente fatti per l'esercizio degli stessi”.
Dopo le osservazioni del Governo centrale che evidenziano una serie di incompatibilità con le leggi nazionali e la Costituzione. la Federcaccia Campania invia alla Regione e ai gruppi consiliari i propri emendamenti alla proposta di modifica. "Ciò - spiega - per porre mano ad una esaustiva rivisitazione della legge tale da renderla disciplina applicabile nell’interesse di tutte le parti in gioco: cacciatori, istituzioni pubbliche e private, cittadini". Ma in questi giorni sono giunte le proposte del Presidente dell’ VIII Commissione, Pietro Foglia, che, riferisce Fidc, "mirano al risultato minimale : porre rimedio alle osservazioni governative. Punto".
"Evidente - commenta Fidc Campania - lo stupore dei cacciatori che, per il tramite delle Associazioni Venatorie, stigmatizzano tale comportamento inspiegabile che non prende in considerazione le altre proposte di emendamenti volte a migliorare l’assetto generale della legge. Ennesimo caos in Consiglio Regionale che porta all’ennesima sospensione della discussione. Intanto il neo consigliere regionale delegato alla caccia On.le Fortunato, di sua sponte, azzarda un approccio alle Associazioni Venatorie chiedendo loro proposte di modifica. Altro caos su caos".
“Rischiamo la paralisi della caccia in Campania. Siamo in tempi di campagna elettorale – evidenzia il Presidente Buglione – e molti consiglieri e assessori regionali sono impegnati con i relativi partiti; tra questi, alcuni sono probabili candidati al Parlamento. Il Presidente Caldoro è alle prese con problemi di composizione della Giunta con probabile esigenza di rimpasto. Quando sarà possibile ritornare in Consiglio Regionale ? Difficile dirlo. E, mentre tanti cercano soluzioni “motu proprio” – aggiunge Buglione – i cacciatori aspettano delusi il rispetto dei loro diritti ......”
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