Riceviamo e pubblichiamo:
La recente data di Giugno 2013 dettata dal T.A.R. di Brescia impegna la Provincia di Bergamo all’approvazione del Piano Faunistico entro tale termine. Le Associazioni Venatorie aderenti al C.U.P.A.V. hanno già espresso pubblicamente il loro parere al riguardo delle modalità con cui è stata condotta la stesura del Piano.
Ora come C.R.S. – Civiltà Rurale Sviluppo – , movimento politico espressione del pensiero rurale e venatorio, vogliamo parlare chiaro e forte.
Le carte non si cambiano e non si modificano in termini peggiorativi rispetto a quelli presentati.
Più volte l’Assessore ha assicurato che il Piano non avrebbe presentato sorprese, invece non è stato così. Vi è quindi una RESPONSABILITA’ POLITICA sua e della Giunta che suo malgrado gli ha dato il via libera.
Niente di più di quanto previsto dalla sentenza del T.A.R. deve e dovrà essere concesso. I capanni debbono continuare negli anni e non essere condannati a morire con i loro titolari. Dove sono il rispetto delle Tradizioni ed il famoso “Padroni a casa nostra “ ?
Come C.R.S., di fronte all’ennesima restrizione in materia venatoria pagata sulla pelle dei cacciatori, ravvisando precise responsabilità al riguardo nell’Assessorato Caccia e nel suo staff , ne chiede le dimissioni, ciò per la nota regola che “chi sbaglia paga ed i cocci sono suoi” , nel senso che i cacciatori se ne ricorderanno nella cabina elettorale.
Nel frattempo, il 28.12.2012, puntuale come un orologio svizzero, la Provincia ha rinnovato l’incarico al C.R.A.S. (centro raccolta animali selvatici) WWF della Valpredina per la “modica “ cifra di Euro 30.000,00 (trentamila) quando da tempo le Ass. Venatorie hanno chiesto all’Assessorato che tale servizio venga affidato ad altre strutture da convenzionare come reso possibile dalla Legge Regionale n°26.
Ufficio Stampa C.R.S. – Bergamo -