In Basilicata continuano i lavori su un nuovo ddl sulla caccia. Lunedì scorso la terza Commissione permanente del Consiglio regionale (Attività produttive – Territorio e Ambiente) ha
ascoltato le associazioni venatorie sulla proposta di legge d’iniziativa dei consiglieri Romaniello (primo firmatario), Dalessandro, Straziuso e Mollica “
Nuova disciplina per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio”.
“Un’audizione - ha spiegato Romaniello - voluta per consentire un confronto ampio con le associazioni di categoria teso ad acquisire proposte e suggerimenti utili al fine di definire una proposta legislativa condivisa dall’intero mondo venatorio”. Cinque le associazioni presenti con Giuseppe Pascale per “Enalcaccia”, Rocco Motta per “Libera caccia”, Antonio Trombetta di “Federcaccia”, Alessandro Ferrara di “Italcaccia” e Alfonso Damato per “Arcicaccia”.
Considerazioni e proposte - si legge nel comunicato di seduta - sono state illustrate dai rappresentanti delle associazioni tese ad apportare un contributo per la stesura di una nuova normativa in materia. Tra le criticità emerse, la composizione del Comitato direttivo dell’ambito territoriale di caccia che, a parere degli intervenuti, deve vedere la rappresentanza di tutte le associazioni venatorie legalmente riconosciute e la qualificazione degli Atc come organismi privati con finalità pubbliche. “Gli Atc – hanno ribadito – sono enti necessari, previsti dal legislatore nazionale, pertanto la loro natura è inconciliabile con quella di ente privato”.
Tra le proposte lanciate in merito alla caccia al cinghiale, la possibilità di abbattimento dell’animale anche da parte di un singolo cacciatore e la composizione della squadra. Il numero minimo e quello massimo, a detta dei rappresentanti delle associazioni, deve necessariamente tener conto di quelle realtà territoriali che annoverano pochi cacciatori ai quali non può essere chiesto di aggregarsi a squadre di altri comuni. Il presidente Romaniello al termine del confronto ha sottolineato che tutte le proposte emerse saranno valutate da un tavolo tecnico presso il dipartimento Ambiente e Territorio.