E' stato tentato l'impossibile nelle ultime ore ma non è bastato a salvare il lavoro dei mesi scorsi. Le firme raccolte per la presentazione di CRS (Civiltà Rurale Sviluppo) alle regionali non sono state accettate e ciò automaticamente esclude il neonato movimento politico dalla competizione elettorale regionale in Lombardia. "Nonostante le oltre 5mila firme raccolte a Brescia e le oltre 3 mila raccolte a Bergamo - spiega il Presidente Enzo Bosio - è venuto meno per ragioni burocratiche l’apporto della provincia di Mantova".
I volontari del movimento hanno battuto palmo palmo la provincia di Mantova, dove mancavano le fatidiche ultime firme, ma qualcosa è andato storto al momento dell'autenticazione e, scaduti i termini per la presentazione delle liste, si sa: chi è fuori è fuori e chi è dentro è dentro. Di certo una delusione per i cacciatori lombardi, che proprio sull'ingresso di CRS in Regione contavano per far sentire la propria voce, dopo le delusioni sul fronte deroghe avute dal governo Formigoni. Rimane comunque per CRS la speranza di entrare in Senato, dove si è presentato con una propria lista nella circoscrizione lombarda.
Il Direttivo di CRS ha deciso di portare avanti il proprio progetto politico. "Questa decisione - sottolinea CRS nel suo comunicato - mette fine a tutte le congetture che inopinatamente attribuivano al nostro Movimento l’intenzione di essere a caccia di poltrone in Regione, come risultato peraltro alla nostra portata, ponendo in essere facili alleanze con il vecchio mondo politico. La nostra scelta di correre al Senato è motivata dall’esigenza primaria di dare visibilità a CRS e farsi conoscere comunicando la propria idea ed identità ad una vasta platea di cittadini elettori che non si sentono tutelati né riconosciuti dai partiti tradizionali".
“Il nostro percorso è appena iniziato” dichiara Enzo Bosio, Presidente del Movimento - “intendiamo infatti continuare la nostra esperienza candidandoci a tutte le prossime scadenze elettorali sul nostro territorio a partire dal Comune di Brescia ed a seguire Bergamo e le rispettive province. Il lavoro e la passione dei nostri iscritti e simpatizzanti – conclude Bosio – ci convince che siamo sulla giusta strada”.