Francesco Galdj è un muratore di Reggio Emilia e un giovane cacciatore.
La sua storia è comune a molti italiani nati e vissuti in campagna, a contatto con le tradizioni e con le cose genuine. La sua famiglia conta generazioni di cacciatori e per lui la caccia è semplicemente uno stile di vita.
La caccia che preferisce è quella con i cani da ferma, soprattutto a quaglie, fagiani, pernici, beccacce.
Crede, ci dice, nella possibilità di cambiare le cose per la caccia del futuro, anche e soprattutto se saranno nuove generazioni a impegnarsi in prima persona.
Un passo fondamentale però, sottolinea Francesco, è che a rappresentare i cacciatori ci sia un'unica associazione. “Non dimentichiamoci – dice Francesco – che la caccia è importantissima per mantenere gli equilibri del nostro ecosistema”. Per questo la gestione faunistica è e sarà sempre più importante se si vuole salvaguardare quel poco di natura rimasta in Italia.
La caccia è un mondo immenso, fatto di piccole grandi gioie, forse incomprensibili per chi non la pratica. Francesco ci racconta un momento speciale. “Ero in collina a fagiani - dice - , quando ad un tratto vedo il mio cane in ferma... mi avvicino e in un istante si alza in volo la mia prima beccaccia. Beh... dall'emozione nonho nemmeno sparato un colpo”.