Licenziato all'unanimità dalla commissione Agricoltura e Caccia del consiglio regionale del Veneto, un progetto di legge presentato dall'Udc che mira a definire i meccanismi di "risarcimento dei danni alle produzioni agricole e zootecniche, alle persone e agli automezzi causati dalla presenza di animali selvatici e per la riduzione del loro numero nelle zone in cui è preclusa l'attività venatoria".
In particolare si cerca così di venire incontro ai tanti problemi segnalati dagli imprenditori agricoli delle aree dei parchi naturali dei Colli Euganei e della Lessinia per quanto riguarda i cinghiali e nelle aree protette e nella montagna veneta per quanto riguarda gli ungulati.
"Il testo approvato dalla commissione - si legge nel comunicato ufficiale del Consiglio - e che verrà votato in aula in una delle prossime sedute dell'assemblea regionale, prevede l'istituzione di un fondo per concorrere alla prevenzione e risarcimento dei danni causati dalla fauna selvatica nei territori preclusi all'esercizio della attività venatoria. Tra i danni risarcibili quelli alle produzioni agricole o zootecniche e ad opere approntate e funzionali alla produzione agricola e zootecnica; saranno risarcibili anche i danni causati a persone e veicoli per impatto con animali selvatici in attraversamento di sedi stradali nelle aree protette o confinanti con esse. A questo proposito è prevista una specifica polizza assicurativa regionale per concorrere al risarcimento.
La norma, come si è detto, prevede, inoltre, tra le la possibilità di intervento per il contenimento della popolazione di specie selvatiche la possibilità di avvalersi dei cacciatori residenti nei relativi ambiti territoriali, adeguatamente formati, anche sulla scorta delle linee guida definite dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica per questo tipo di abbattimento selettivo.