L'attività educativa nelle scuole è senz'altro uno dei modi migliori per far conoscere alla società, a partire dai più piccoli,
la vera immagine del cacciatore moderno e per far capire cosa, nel concreto, faccia la caccia per l'ambiente. Così da anni le associazioni venatorie si sono organizzate con progetti che le vedono protagoniste nell
'educazione ambientale e faunistica nelle scuole. In questi giorni il quotidiano
La Nazione riporta l'esempio dell'iniziativa svolta nelle classi terza e quarta della scuola elementare “Gianni Rodari” di Castellina Scalo, nel Comune di Monteriggioni.
Alla base di questa iniziativa, come spiega la stessa Arcicaccia”, “c’è
l’attività venatoria vista come buona gestione del territorio sostenendo la caccia sociale come compatibile e indispensabile per mantenere intatto l’ambiente e, al contempo, renderlo adattabile alla civiltà moderna e all’agricoltura tecnologica”. Quello con le scuole è un progetto che l’Associazione venatoria porta avanti in piena sintonia con le insegnanti. Un progetto che ha previsto 4 ore di lezione in classe e una simpatica uscita presso una struttura di rispetto venatorio per
mostrare ai bambini una tipica giornata di cattura. I volontari dell’Arcicaccia hanno fatto vedere agli alunni l’impianto delle reti e la cattura della selvaggina a scopo di ripopolamento. E' seguito un pranzo al capanno di caccia con un tipico menù del cacciatore.
Tra i momenti più belli della giornata - si legge su La Nazione - la liberazione degli animali catturati e la rassegna di razze canine dedite all’attività venatoria. “Il nostro obiettivo è portare a conoscenza delle generazioni future – spiegano i volontari di Arcicaccia – come ormai il territorio abbia bisogno dell’opera di salvaguardia costante dell’uomo. Se vogliamo far convivere agricoltura, forma selvatica e mondo civile, è indispensabile il sostegno e l’intervento dei cacciatori, che svolgono una buona attività venatoria”.