Il nuovo numero della rivista filosofica Il Covile torna a dedicare grande spazio alla caccia. Il numero, il terzo di una serie dedicata ai “sani, carnali piaceri che nascono, a volte insieme a noia e fatica, dalle attività necessarie”, si intitola, appunto, “il sano piacere della caccia”. In esso si trovano gli interventi di Massimo Zaratin (L'uomo e il suo cane: Pensieri di caccia serali), Massimo Marracci (Li noti subito), Armando Ermini (Il battesimo di caccia), Fabio Brotto (Il piacere della caccia), oltre che il famoso saggio di José Ortega y Gasset (Dal discorso sulla caccia) e la poesia Il cacciatore di Francesco Pastonchi.
Dall'insieme degli scritti esce un'indagine suggestiva delle emozioni che muovono le ancestrali passioni venatorie nell'uomo di oggi, che merita sicuramente una lettura approfondita. L'attenzione dimostrata da questi filosofi è inoltre un'ulteriore testimonianza di come ambienti fino ad ora considerati ostili alla caccia, forse grazie ad una eccessiva spinta animalista che sta mostrando tutti i suoi lati estremisti, stiano pian piano cambiando idea.