"E' prorogata fino al 30 settembre 2013 la validità dell'attuale Piano faunistico venatorio, analoga proroga vale anche per gli organismi di gestione degli ambiti territoriali di caccia". E' quanto comunica una nota ufficiale del Consiglio regionale del Veneto, riportando l'esito della votazione (21 si, 11 no e 3 astenuti) sul disegno di legge presentato dalla Giunta.
Si tratta della seconda proroga di questo strumento. Nel febbraio dello scorso anno, infatti, l'assemblea veneta, sempre con i voti di Pdl e Lega Nord, stabilì, con la legge 8/2012, di spostare al 31 gennaio 2013 la validità di questo piano.
La nuova richiesta di proroga - si legge nella nota ufficiale - è stata motivata dalla Giunta regionale con la necessità di concludere la stesura dei nuovi strumenti come la VAS (Valutazione Ambientale Strategica) di cui il futuro piano faunistico veneto sarà dotato. Di diverso avviso i consiglieri di opposizione secondo i quali la nuova proroga di un piano scaduto ormai da due anni è ingiustificata anche perché le nuove norme nazionali mettono in dubbio la possibilità per le Regioni di legiferare in questo settore.
Nella scelta della maggioranza non c'è nessuna motivazione politica ma solo tecnica - commenta Davide Bendinelli, presidente della commissione Agricoltura, sul quotidiano l'Arena - perchè il nostro obbiettivo principale è dare certezza al mondo venatorio. In ogni caso, questa sarà l'ultima proroga e attendiamo con fiducia le linee guida che devono pervenire dalle singole province". Secondo Bendinelli si è trattata di una scelta obbligata: "ci vuole tempo - sottolinea - per coordinare le linee che le province stanno elaborando in materia, per non parlare della Vas. I ritardi sono dovuti alla complessità della materia ma so che tutti i soggetti coinvolti dalla pianificazione venatoria stanno lavorando bene. Per questo sarà questione di mesi e presto doteremo il Veneto di uno strumento più efficace e innovativo".