Ascn (Associazione Siciliana Caccia e Natura) risponde al seguente comunicato stampa a firma del senatore del Pd Roberto della Seta, presidente nazionale di Legambiente, sulle prime audizioni parlamentari per le modifiche alla 157:
“PRIME AUDIZIONI CONFERMANO CHE LEGGE 157 E’ OTTIMA”
“La legge 157 sulla caccia è un’ottima legge. A sostenerlo non siamo solo noi, ma il Ministero dell’Ambiente, il Corpo forestale dello Stato e l’ex Istituto per la fauna selvatica (ora Ispra) che sono stati ascoltati, nel corso di audizioni informali, dalla commissione Ambiente del Senato “. Lo dice Roberto Della Seta(Pd), capogruppo in Commissione Ambiente del Senato.
“Stravolgere la legge 157, come propongono una serie di disegni di legge presentati da alcuni esponenti del centrodestra - spiega Della Seta - creerebbe un grave danno alla tutela della fauna ed esporrebbe l’Italia a sicure procedure di infrazione da parte della Ue. A sostenere la bontà e l’efficacia dell’impianto della legge– continua l’esponente Pd - sono stati gli enti finora ascoltati nel corso delle audizioni informali nella Commissione Ambiente del Senato. Sarebbe infatti un gravissimo danno per la tutela della fauna del nostro territorio prolungare oltre il 31 gennaio la durata del calendario venatorio, indebolire il sistema sanzionatorio degli illeciti venatori, prevedere la possibilità di cacciare specie espressamente protette a livello europeo e autorizzare l’attività venatoria per i cacciatori al di fuori del proprio luogo di residenza”.
“Queste prime audizioni confermano che la legge 157 ha dato ottimi risultati e che stravolgerla sarebbe sbagliato e dannoso. Naturalmente sono ipotizzabili aggiustamenti e piccoli manutenzioni ma senza smantellare i principi cardine della normativa.
Auspicio del Pd – conclude Della Seta - è che la maggioranza convenga con le valutazioni espresse dal Ministero dell’Ambiente, dal Corpo forestale dello Stato e dall’Ispra.”
La risposta di Ascn:
Palermo, lì 14/11/2008
Al Presidente della Repubblica, Al Presidente del Senato, Al Presidente della Camera, Al Presidente del Consiglio, Al Ministro per gli Affari Regionali, Al Ministro per le Politiche Agricole e Forestali, Al Ministro dell’Ambiente e la Tutela del Territorio, A tutti i Deputati di Camera e Senato
Esaminando attentamente “l’accorato” appello del P.D. a firma del Senatore Roberto Della Seta e pubblicato sul sito del Partito Democratico e il Cacciatore. Com, non ci si poteva attendere di più, considerato che è il Senatore Della Seta, è il presidente nazionale di Legambiente, il quale sfacciatamente sostiene che da un’audizione informale tenutasi in Commissione Ambiente del Senato, sono venute fuori le ARCINOTE tesi diramate da qualche tempo attraverso comunicati stampa a firma dei presidenti di Arci Caccia, Federazione Italiana della Caccia, Italcaccia a difesa della legge 157/92, siamo rimasti sbigottiti a leggere frasi semplicemente assurde, come: “Impediamo la Barbarie venatoria in Italia” ?!!!, “Non si deve stravolgere la legge 157” ??!!!!, “Sparare sempre e ovunque” ???!!!!!, “Sia posto un irrevocabile veto alle proposte di modifica della legge sulla caccia” ????!!!!!!, tali da far pensare che le modifiche proposte siano state elaborate non da Deputati, Senatori e Ministri della Repubblica, ma da un pugno d’invasati da rinchiudere in manicomio.
Visto che non abbiamo dubbi sulla sanità mentale di tali e tanti personaggi politici ed istituzionali, non possiamo che chiederci quale sia il vero fine di questa insolita accoppiata di presidenti;
Per quanto riguarda il primo presidente, la risposta è molto semplice, anche perché reiterate volte dichiarato pubblicamente: abolire la caccia o, in mancanza, impedire, in tutti i modi, agli appassionati di andare a caccia, alla faccia della democrazia e del rispetto delle minoranze, che minoranze non sono, dato che parliamo di oltre 800.000 (OTTOCENTOMILA) persone;
per il secondo presidente, che si erge a difensore e unico rappresentante del mondo della caccia, la difesa così accorata di una legge quale la 157/92, il cui principale risultato è stato di dimezzare il numero dei cacciatori in meno di dieci anni, avere contribuito al fallimento di alcune industrie del settore e danneggiare in misura considerevole la presenza della fauna selvatica in Italia (si avete letto bene), è cosa molto sospetta, tanto sospetta da far pensare che la caccia non centra nulla e che il vero fine sia semplicemente e meschinamente politico: criminalizzare qualsiasi modifica della legge in quanto proposta dal Centro Destra.
Noi che non abbiamo particolari interessi di colore politico, ci auguriamo che il Governo non si faccia intimorire da tali minacce ed abbia il coraggio di attuare quelle riforme, in particolare nel settore ambientale-venatorio, che tanta gente, con molti, troppi interessi, ostacola.
Sicuri che nel volgere di poco tempo, si dia corso alla sostituzione o sostanziosa modifica della legge 157/92 così come annunciato da molti partiti politici nel corso della campagna elettorale del 2007, in tale attesa i cacciatori vigili attendono.
Il Presidente
Dr. Francesco Lo Cascio