"Riduzione della stagione venatoria al periodo incluso tra l’1 ottobre e il 31 dicembre; sospensione della caccia alle specie in cattivo stato di conservazione; abolizione dell’utilizzo dei richiami vivi; divieto di caccia in deroga agli uccelli per motivi ludici (art. 9. 1 lettera c della Direttiva Uccelli); divieto generalizzato di utilizzo di munizioni al piombo; aumento delle distanze di sicurezza da 150 metri a 450 metri". Queste le richieste avanzate dalla Lipu in un documento inviato ai candidati premier, che contiene specifiche richieste sulle politiche ambientali divise in 12 punti.
Tra questi, c'è anche il tema del rilancio delle aree protette: al Parlamento la Lipu chiede di aumentare le risorse economiche per la loro gestione e per i progetti di conservazione della biodiversità e il rilancio dellamissione di conservazione della natura ed educazione ambientale. L'associazione chiede anche un Piano nazionale contro il bracconaggio, nuove risorse per i centri di recupero della fauna selvatica gestiti dal volontariato, investimenti nelle scuole per progetti sull'educazione ambientale e misure per favorire il volontariato e le donazioni alle Onlus.