In una nota congiunta i candidati del Pdl Laura Bianconi, Carlo Giovanardi e Sergio Pizzolante fanno sapere che intendono "proseguire l'iter di modifica della legge 157/92 ora ferma al Senato - dicono - per l'opposizione pretestuosa di alcune associazioni venatorie che avevano richiesto il rilascio del porto di fucile uso caccia al raggiungimento del sedicesimo anno di età.
"L'urgenza di portare a compimento la nuova legge - dicono - è motivata dalla inadeguatezza della legge 157/92, non più compatibile con il mutato scenario del prelievo venatorio. Innanzitutto occorre considerare il numero di cacciatori presenti sul territorio nazionale che da 1.500.000 di 20 anni fa si è ridotto a 750.000, nonché il riprodursi degli ungulati in maniera smisurata e imprevedibile su tutto il nostro territorio che concreta una vera e propria emergenza per danni causati all'agricoltura. - spiegano i candidati - Inoltre la sottrazione del 25% del territorio a protezione ambientale e faunistica ha di fatto pregiudicato l'attività venatoria, come pure la soppressione di specie cacciabili e la previsione di periodi non idonei all'attività venatoria e di condizioni climatiche causate da neve o da orari di alba e tramonto di fatto non consentono al cacciatore un prelievo serio e accurato".
"Ci impegneremo - dicono - e ci batteremo con tutte le nostre forze per inserire la caccia alla selvaggina migratoria su tutto il territorio nazionale almeno per 30 giornate a stagione. Vogliamo convertire in ammende le sanzioni penali, vogliamo riconoscere al mondo agricolo una via preferenziale nel pagamento dei danni e ridare al cacciatore maggiore dignità di fronte all'opinione pubblica in considerazione dell'importante ruolo svolto per la salvaguardia dell'ambiente e dell'agricoltura. Queste sono le nostre proposte fortemente contestate dalla sinistra e dagli ambientalisti che non riconoscono neppure l'indotto che ruota attorno alla caccia (si considerino i settori armi, abbigliamento, munizioni, turismo per soggiorni venatori in Italia e all'estero). L'attività venatoria, qualora incentivata e promossa a seguito dell'approvazione della nuova legge, potrebbe diventare addirittura un rilevante motore di crescita economica, oltre che confermarsi strumento unico e irrinunciabile per il mantenimento ambientale, considerato che i cacciatori sono cittadini qualificati muniti di regolare porto d'armi rilasciato solo a seguito di valutazioni di idoneità da parte delle autorità competenti".