La gestione della caccia dipende in larga parte dalle decisioni assunte in Regione, diamo quindi uno sguardo anche agli impegni politici sulla caccia dei candidati al consiglio regionale di Lombardia e Lazio alle elezioni di domenica 24 e lunedì 25 febbraio. In Lombardia tra gli amici dei cacciatori troviamo sicuramente Marco Bassolini, bresciano di Nave, candidato per la Lega Nord: si definisce cacciatore dalla nascita e dichiara di candidarsi proprio a difesa della sua passione. “L'obiettivo nostro – dice - sarà quello di essere propositivi con i nostri rappresentanti, ma soprattutto coinvolgere tutte le associazioni venatorie bresciane, nel tentativo di condividere il più possibile progetti e iniziative a sostegno dell’attività venatoria e difesa delle nostre tradizioni, riproponendo e migliorando se possibile l’esperienza del tavolo interprovinciale della caccia, e perché Brescia torni ad essere la capitale della caccia”. Con lui, sempre nel collegio bresciano nelle liste della Lega c'è Fabio Rolfi, vicesindaco a Brescia, spesso in prima linea a difesa dei cacciatori, a tutela delle tradizioni e del comparto armiero. C'è poi Carlo Nola, candidato con Fratelli d'Italia, oltre che alla Camera anche in Regione capolista nel collegio pavese, anche lui è cacciatore. Nella sua attività parlamentare è sempre intervenuto in difesa della attività venatoria. E' stato Dirigente dell'Assessorato all'Agricoltura, Caccia e Pesca, quando c'era Viviana Beccalossi come vicepresidente e si è battuto per limitare i danni prodotti dalla sua ex collega di partito Brambilla. In Lombardia CNCN consiglia anche Alessandra Selva (3L) candidata a Lecco.
In Lazio c'è Enrico Tiero che si presenta nel collegio Latina, un candidato che da 14 anni si occupa di attività venatoria come assessore comunale e provinciale nelle file del PDL. La Regione Lazio è l’unica casella che manca, a livello locale, ad Enrico Tiero per la gestione dell’attività venatoria e della pesca essendo stato assessore sia a livello comunale (Castelforte) sia a livello provinciale a Latina dove è nato nel 1967 e dove è stato anche assessore per 8 anni. Un amore, quello per l’ambiente e la natura vissuta in prima persona, che lo ha portato alla Laurea in Economia Agraria presso l’Università degli Studi di Cassino. “Sono sempre stato favorevole alla caccia – ha dichiarato Enrico Tiero - perché la ritengo un’attività fatta da persone che hanno veramente a cuore l’ambiente. Dobbiamo tutelare queste persone e questa attività perché rappresentano un momento importante di difesa del territorio oltre che un importante indotto per le economie collegate come la veterinaria, le armerie, i produttori di accessori ecc.”. “Il cacciatore è una persona genuina che ama l’ambiente e l’habitat di caccia, proprio per questo è il primo a tutelare l’ambiente, curandolo e valorizzandolo. Senza dimenticare – conclude Tiero - che il cacciatore è una persona giuridicamente pulita perché in caso di querele o pendenze penali la Legge prevede la sospensione automatica della licenza”. |