In questi giorni diversi quotidiani hanno riportato notizie di
avvelenamenti a danni di lupi, in diverse zone dell'Umbria e prima ancora in Abruzzo, nel territorio del Parco. Questa volta la vicenda riguarda
un solo esemplare, che però è stato prontamente salvato grazie all'intervento di un cacciatore. Si chiama
Pierpaolo Baiocco, ieri in mattinata ha avvistato un lupo barcollante in una zona boschiva poco distante dal centro abitato di Nocerino Gualdase, lo ha seguito e ha chiamato i soccorsi. L’animale è stato raccolto dalla Forestale e curato dai veterinari, che lo hanno tratto salvato in tempo.
“Stavo andando in macchina a potare gli ulivi - spiega Pierpaolo al Corriere dell'Umbria - Sulla strada ho scorto questo animale barcollante e ho capito che si trattava di un lupo”. “Il lupo è andato a stendersi sotto un ulivo – prosegue – e ho notato con chiarezza l’instabilità dei movimenti e l’eccessiva salivazione, sintomo di avvelenamento, come ha confermato anche il veterinario Sandro Bianchini quando è arrivato”. Il veterinario, allertato dal cacciatore, ha subito chiamato la Forestale, che è intervenuta per accalappiare l’animale; il lupo, rinvenuto in stato di incoscienza, è stato portato all’ambulatorio veterinario a Gualdo Tadino per le cure del caso.
Secondo Barchini il lupo è stato sicuramente avvelenato. "E’ probabile - ha spiegato - che siano stati usati comuni diserbanti, utilizzati nei bocconi avvelenati che persone incoscienti mettono nei boschi per preservare i lasciti delle lepri”. A chi vede un contrasto tra l'azione del cacciatore e la sua passione, Baiocco, semplicemente risponde: "“pratico l’attività venatoria ma come tanti altri cacciatori ho il massimo rispetto per la natura”.