Gian Luca Vignale, Presidente della Terza Commissione Caccia e Pesca rende noto che il Consiglio, in sede di commissione, ha iniziato l'esame del testo n.323 “Prime determinazioni in merito al disegno di legge relativo a: "Gestione, tutela faunistica e promozione programmata del territorio rurale piemontese".
Il documento, dice Vignale in una nota, introduce una normativa più attenta alle innovazioni introdotte nella legislazione europea e nazionale e pone l’accento sulla necessità di utilizzare l’esercizio venatorio come strumento di tutela e promozione del territorio. Obiettivo del testo è inoltre quello di valorizzare il concetto di fauna come bene – e non come problema- pubblico, prevedendo azioni di prelievo della fauna selvatica, nonchè una nuova e più semplice disciplina della commercializzazione degli animali abbattuti.
Attraverso un più incisivo controllo delle specie, che permetta anche a chi abbatte un cinghiale di poterne vendere le carni, si potrebbero ridurre i danni che ogni anno pesano sul bilancio regionale di circa 5 milioni (tre milioni di Euro all’anno all’agricoltura più i circa 2.000.000 di euro/annui conseguenti ai sinistri stradali).
“Il merito di questo testo – dichiara Vignale - è la capacità di riuscire a soddisfare da una parte l’esigenza anche del Piemonte di avere una normativa regionale in linea con quella delle altre regioni italiane e contestualmente riuscire a rispondere alle richieste di cacciatori e agricoltori, garantire e tutelare l’agricoltura e promuovere l’attività venatoria come una vera e propria risorsa per il territorio, anziché un problema”.
“Per questo motivo il mio augurio – dichiara Gian Luca Vignale, presidente della Commissione Caccia del Consiglio Regionale –è che il Consiglio Regionale si impegni a votare il testo prima dell’apertura della prossima stagione venatoria”.