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“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”


venerdì 8 marzo 2013
    
La tavola rotonda “8 marzo… Arcicaccia… Tana del maschilismo?” ha caratterizzato i lavori della prima giornata del X Congresso nazionale Arci Caccia, che si sta svolgendo presso l’Hotel Villa Ricci di Chianciano Terme (provincia di Siena). L’iniziativa ha rappresentato un momento concreto di confronto e di dibattito (nella Giornata internazionale dei diritti delle donne) per sfatare alcuni luoghi comuni nel rapporto tra donna e attività venatoria, attraverso gli interventi di esponenti, tutti al femminile, del mondo politico, istituzionale ed ambientalista nazionale e territoriale.

Per Susanna Cenni, deputata del Partito Democratico, l’attuale fase sociale ed economica ha portato “la necessità di un mutamento complessivo anche dei modelli di rappresentatività politica; le donne rispetto agli uomini, con il loro approccio meno dogmatico hanno la possibilità di affrontare le problematiche con una visione complessiva e con modelli culturali meno rigidi. Occorreranno sempre maggiore capacità di ascolto e rispetto: elementi che hanno da sempre caratterizzato l’operato dell’Arci Caccia, che nell’attività venatoria, ha sempre ricercato elementi di mediazione con il mondo agricolo ed ambientalista”.

Fulvia Bandoli, parlamentare e figura storica dell’ecologia e della sinistra italiana, ha ripercorso le tappe che hanno portato alla Legge del 1992 sull’attività venatoria mettendo in rilevo il costante e continuo rapporto di collaborazione con l’Arci Caccia, “una associazione che ha sempre riconosciuto l’autorevolezza e le competenze, anche e soprattutto delle donne. Il legame fra cacciatore e territorio e fra tutela faunistica ed ambientale e gestione venatoria, che emerge dalla nostra legislazione nazionale, è proprio il frutto di questa capacità di concertazione”. Rossella Moroni, direttore nazionale di Legambiente, ha rimarcato come proprio Arci Caccia, a differenza di altre associazioni, abbia sempre perseguito “criteri di confronto senza pregiudizi di genere; gli stessi concetti di sostenibilità venatoria e la ricerca di posizioni condivise con altri attori della società come quello ambientale ne sono la diretta testimonianza”.

L’iniziativa è stata coordinata da Lucia Venturi, presidente del Parco della Maremma ed ha visto anche la presenza di Anna Maria Betti, assessore all’agricoltura Provincia di Siena e Alice Raspanti, assessore alla caccia del Comune di Montepulciano.

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11 commenti finora...

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

x Max 60.Non ti azzardare neanche per scherzo ad associarmi a certe forze,perche' anche se non e' nel mio modo di vivere,la prossima volta ti querelo. Io non ho mai offeso nessuno,a parte rilevare le stronzate che qualcuno scrive su questo sito.Ho 47 licenze di caccia,ho sempre lavorato nel mio piccolo per cercare di dare un contributo alla mia sviscerata passione per la caccia,e quindi non permetto ad un qualunquista come te' di darmi del fascista.Hai capito? Se mi vuoi contestare un'opinione sei libero di farlo,in democrazia funziona cosi,ma fallo per costruire,no per insultare.

da Pino Piana 11/03/2013 20.23

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

Io sarei meno critico. Per ora da più del 50% dell'universo pensante nostrano (le donne), abbiamo ottenuto poca attenzione. Le schiere delle donne cacciatrici (e tiratrici) è ancora limitato. Se si accendono riflettori sulla caccia anche grazie a queste donne, che - ricordiamolo - non demonizzano la caccia, io credo che sia una buona cosa. Le preferisco comunque alla Brambilla, alla Giammanco, alla Cirinnà, alla Martini. Proviamo a fare un piccolo sforzo: cerchiamo di trovare qualche spunto positivo in tutte le cose. E in queste donne, qualcosa di buono c'è, mi pare. Quanto meno, ci ascoltano. E se ci ascoltano, chissà, se saremo capaci piano piano potremmo anche far loro cambiare idea, se quello che pensano non ci piace.

da Ocrati S. 11/03/2013 16.32

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

@pino piana.ci conosciamo?....forse si,lei è il tizio che sponsorizza forza nuova.,cioè,un fascista.se lei non si è accorto,la caccia è finita.perchè con la caccia che si praticava,e quella Europea,quella attuale non ha niente a che vedere.e quella che verrà vedrà molti di noi attaccare il fucile al classico chiodo.perciò le stronzate le scrive lei,del resto da quella parte con le stronzate ci andate a nozza.

da max 60 11/03/2013 16.16

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

La caccia non la chiuderanno gli animalari o i politici,la caccia si chiudera' da se fino a quando c'e in giro gente ignorante che scrive stronzate come max 60 e volgari come gianni.

da Pino Piana 11/03/2013 14.39

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

@Mario.il destino da quel dì che è segnato...bella riunione,mancava solo che riesumassero la Procacci e stavamo a posto."donne e caccia",caccia appunto,cosa c'entrano le animalare.

da max 60 11/03/2013 0.22

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

Se le cantano e se le suonano. non dico altro

da andrea ge 10/03/2013 20.51

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

@Mario, e' queta AA.VV. che e' lontana anni luce dai cacciatori, i commenti se fatti con un pizzico di goliardia, lasciano il tempo che trovano... Fatti, non pugnette...

da lupo69 10/03/2013 10.38

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

Perchè le donne erano precluse in passato? In Italia da che io vivo c'è sempre stata la possibilità che le donne prendessero il porto d'armi, o mi sbaglio? Non penso che siano le "aperture" di qualche associazione a far diventare cacciatrici le donne, anzi sfido chiunque a dimostrare il contrario e cioè che le associazioni non vogliono che tra i propri iscritti ci siano anche le donne!!! questa è solo falsa propaganda, arcicaccia qualcosa deve dire, devo ammettere però che è brava a farsi propaganda, e solo propaganda, perchè i problemi veri della caccia italiana ( parlaci un pò della caccia per periodi e per specie, del territorio sottoposto a vincoli inutili come quello dei Parchi e vedi cosa ti risponde arcicaccina ) quelli che si è cercati di risolvere anche attraverso la raccolta delle firme ( 850000 circa ) li ha ostacolati sempre, per cui non lasciasmoci ingannare da questi comunicati. Come al solito sono bravi solo ad organizzare feste o convegni, ma di risolvere i veri problemi, nisba.

da luigi 10/03/2013 8.29

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

Complimenti per l'iniziativa. Se la caccia avrà un futuro nel nostro Paese è anche grazie a questo tipo di "aperture", diversamente il destino è segnato. Certi commenti sono lontani anni luce da questo ordine di problemi. Purtroppo!

da Mario 10/03/2013 0.14

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

pensate che ritrovo di zo........e!!!!!

da gianni 09/03/2013 21.11

Re:“Donne e caccia: sensibilità diverse per il bene comune”

Mancavano solo la bramby e l' altra semi-pornostar, poi il quadro era completo..

da lupo69 09/03/2013 13.03