Osvaldo Veneziano è stato confermato presidente nazionale dell’Arci Caccia: questi i risultati del voto espresso dai 120 delegati presenti oggi, sabato 9 marzo, presso l’Hotel Villa Ricci di Chianciano Terme (Siena). L’assise congressuale è stata caratterizzata da un ampio ed articolato dibattito che ha visto gli interventi di rappresentanti territoriali e di esponenti del mondo associativo, istituzionale e politico nazionale.
“La caccia si è desta – ha dichiarato Osvaldo Veneziano -; dal congresso viene una forte e rinnovata spinta per il cambiamento delle politiche venatorie. Occorre una inversione di rotta per rilanciare l’intero settore e per affrontare le sfide del futuro, in una ottica complessiva che veda comunque la caccia coniugata con i criteri di sostenibilità, di compatibilità con le indicazioni scientifiche, di integrazione con le normative comunitarie e con le differenti istanze della società”.
“Sono tre le priorità – conclude il presidente nazionale - che dovranno concretizzarsi in una proposta di legge da sottoporre all’attenzione del nuovo governo e del nuovo Parlamento: una nuova gestione dell’attività venatoria a partire dal potenziamento degli Atc; finanziamenti ed interventi incisivi per dare risposte concrete al problema dei risarcimenti per i danni causati alle aziende agricole dagli animali selvatici; la definizione di una nuova fiscalità generale che preveda soprattutto una corretta rimodulazione delle imposte connesse alla caccia, in modo da destinare risorse per la gestione dell’attività venatoria direttamente sui territori”.
Nel corso del congresso sono stati inoltre eletti: il consiglio nazionale, il collegio dei garanti ed il collegio dei revisori dei conti. I gruppi dirigenti sono stati completati con l’elezione di Marco Ciarafoni presidente del consiglio nazionale; dei vicepresidenti nazionali Massimo Logi, Sergio Sorrentino e Mauro Vaccamorta e del tesoriere Giuseppe De Bartolomeo.