Risorse integrative per le aziende che operano direttamente nella gestione faunistica e che investono in progetti di riqualificazione ambientale. Questa la proposta dell'Arci Caccia, esplicitata da Marco Ciarafoni ( presidente del Consiglio nazionale Arci Caccia) durante il X Congresso nazionale dell'Associazione, sul problema dei danni provocati dalla fauna selvatica in costante crescita.
Occorre fare di più anche per Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Ue, che nel suo videomessaggio al congresso ha rimarcato la necessità di “aggiornare la legge nazionale sulla caccia, seguendo le indicazioni comunitarie e le informazioni scientifiche” per assicurare “il dialogo e l’unità di intenti del mondo venatorio, agricolo ed ambientalista”.
L’europarlamentare Gianni Pittella dal canto suo ha ribadito come l’Ue abbia sempre “promosso la caccia sostenibile e regolamentata” e come “siano presenti a livello europeo strumenti normativi e risorse economiche per risolvere con efficacia il problema dei risarcimenti e per garantire l’integrazione del reddito per le aziende agricole”.
“Il sovrannumero di alcune specie selvatiche – ha dichiarato l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana Gianni Salvadori – è una preoccupazione che deve riguardare l’intera collettività; in molti territori siamo arrivati ad un livello di guardia. La questione deve essere affrontata a livello della Conferenza Stato – Regioni: tra pochi anni i cacciatori (il cui numero si è notevolmente ridotto) non saranno più in grado di assolvere al mantenimento di equilibrio delle specie naturali e saremo costretti ad assumere personale qualificato per ridurre il numero di animali selvatici”.