Dato che anche a Venezia sono stati riscontrati alcuni casi di contaminazione di Cesio 137 nella carne di cinghiale, la Polizia Provinciale veneziana ha deciso di mettere in piedi una costosa battuta di caccia con l'ausilio dei colleghi trevigiani e bellunesi. La cosa ha fatto infuriare la Federcaccia locale, con il Vice Presidente Luciano Babbo, che ha evidenziato lo spreco di risorse pubbliche: "dovevano informarci. Noi siamo i più attrezzati per eventi di questo genere. In più sono stati pagati uomini di tre Province per fare il lavoro di cacciatori abilitati e iscritti alla federazione".
Intanto sul caso dei cinghiali radioattivi nelle ultime ore il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha assicurato che "i livelli di contaminazione riscontrati non costituiscono un rischio per la salute pubblica, anche in considerazione dei limitati consumi di carne di cinghiale e di selvaggina" e, aggiungiamo noi sulla base di quello che è stato argomentato in questi giorni da studiosi, degli elevati controlli cui è sottoposta tutta la carne cacciata.
Le autorità regionali piemontesi hanno intanto redatto una mappa con le coordinate precise dei luoghi di tutti gli abbattimenti dei cinghiali risultati contaminati. Ora al vaglio procuratore della Repubblica di Vercelli Paolo Tamponi che negli scorsi giorni ha aperto un fascicolo processuale contro ignoti per avvelenamento di acque e di sostanze alimentari. Una relazione preliminare sarà prospettata al procuratore il 13 marzo a Vercelli nel corso di incontro con ufficiali del Nas e del Noe.