Sul caso dei cinghiali della Valsesia, alcuni dei quali - una decina tra quelli prelevati nella scorsa stagione venatoria - risultati positivi al test sul rilevamento del cesio 137, un isotopo che proviene dall'incidente di Cernobyl, il Comprensorio Alpino valsesiano ha organizzato per questa sera a Varallo (a Casa Serena) un incontro con i circa 500 cacciatori della valle con la presenza di medici dell'Asl per chiarire la situazione.
Come si apprende dal quotidiano torinese La Stampa, inoltre, l'Azienda sanitaria locale ha messo a disposizione un numero di telefono (0161-593026) per chiarire i dubbi sul consumo di carne e altri alimenti.
Una nota dell'Ispra intanto evidenzia che dette concentrazioni anomale di Cesio 137 in animali selvatici possono essere ricollegate in particolare alle ricadute radioattive del suddetto incidente che, in alcune aree, hanno determinato concentrazioni più elevate del radionuclide in questione in matrici ambientali e in specie vegetali che costituiscono l’habitat nel quale i cinghiali normalmente vivono. L’Istituto, nell’ambito del Sistema Nazionale delle Agenzie Ambientali, fa sapere che effettuerà degli approfondimenti in merito alle concentrazioni di Cesio 137 riscontrate.