E' stata approvata dalla Giunta comunale di Venezia la delibera che istituisce il Parco della Laguna Nord. 16 mila ettari di territorio lagunare (il 30% dell'intera laguna), che, stando al Piano di Assetto del Territorio (PAT) approvato l’anno scorso, si estende in due grandi aree: il parco vero e proprio, a nord di Venezia, e un’area di pre-parco composta dalla gronda lagunare e dall’area dei canali vicini all’aeroporto.
La decisione finale non è ancora stata presa, la palla infatti è passata ora al Consiglio comunale, che dovrà dare il proprio consenso al progetto della Giunta, dopodichè sarà di nuovo la Giunta a redigere il piano ambientale del Parco. Quello approvato in Giunta comunque è un passaggio fondamentale secondo l'assessore comunale all'ambiente Gianfranco Bettin, tanto da definirlo un “punto di svolta”, con la quale, ha detto, sono state superate vecchie polemiche. L'idea di fondo – ha precisato Bettin - é quella che la Laguna, e la Laguna Nord in particolare, non ha necessità di ulteriori forme di protezione e di vincoli, perché la tutela ambientale presente è già massima. Si tratta piuttosto di valorizzare il pregio ambientale e le eccellenze, mettendole a sistema, difendendo e recuperando nel contempo quella serie di attività tradizionali a grave rischio, come la pesca".
"L'unica forma possibile per introdurre un parco in Laguna è quella del parco regionale di interesse locale, a cui il Comune conferisce forma istituzionale attraverso un percorso di tipo condiviso. La vera sfida - ha concluso Bettin - starà nella capacità dell'ente che guiderà il parco di valorizzare l'eccezionale peculiarità del territorio, compreso il sottoprofilo economico, ma anche le valenze storiche, culturali e artistiche, da aggiungere alla valenza ambientale, di cui va tutelata la particolare biodiversità dell'ecosistema lagunare".
Ma nonostante le rassicurazioni di Bettin sui vincoli, la partita è ancora aperta. Proprio in questi giorni l'eurodeputato Andrea Zanoni ha chiesto di organizzare al più presto un incontro con le associazioni ambientaliste e animaliste, chiedendo lumi sulle aree sottoposte a tutela in relazione alla concentrazione di avifauna. FInora non se ne è parlato, e infatti Zanoni incalza, introducendo per primo l'argomento caccia. “Bisognerebbe soprattutto chiarire – dice l'eurodeputato - se è già stato stabilito il divieto assoluto di caccia. Se non è stata ancora modificata la normativa sulla caccia, il Comune deve chiedere senza ritardo alla Provincia e alla Regione di inserire quest’area nel Piano Faunistico Venatorio provinciale e regionale come oasi di protezione. Diversamente, si tratterebbe di un’operazione con un limitatissimo impatto di tutela sulla fauna selvatica”. Dopo tutto ciò che cacciatori e pescatori hanno fatto, gratuitamente, per preservare i delicati equilibri della laguna, sarebbe davvero una mossa azzardata e un'esclusione imperdonabile, probabilmente dannosa per la stessa salute del Parco.