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Marche, ungulati: in arrivo "nuove e mai sperimentate forme di caccia"


mercoledì 13 marzo 2013
    
La Giunta regionale delle Marche ha approvato due regolamenti di attuazione della recente modifica alla legge regionale n. 7/1995: “Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attività venatoria”. Si tratta di due regolamenti “tra loro correlati e di assoluta importanza – secondo l’assessore alla Caccia, Paolo Eusebi – per le funzioni degli Ambiti territoriali di caccia (Atc) e delle Province”.

Ciò che direttamente riguarda i cacciatori sono le modifiche al regolamento per la gestione degli ungulati
, che a detta dell'Assessore, "consentiranno, già da quest'anno, l'attivazione di nuove e mai sperimentate forme di caccia, come la girata e la selezione sul cinghiale, che si affiancheranno alla più conosciuta e storica braccata, e che garantiranno, nel pieno rispetto delle indicazioni tecniche e delle normative nazionali, un presidio e un prelievo costante, soprattutto nel periodo primaverile-estivo, in cui si concentrano gli incrementi più consistenti dei danni alle produzioni agricole”. Le nuove prescrizioni, inoltre, definiscono le condizioni minime per interventi di controllo incisivi e altrettanto compatibili nei territori preclusi alla caccia, come le Zone di ripopolamento e cattura e le Oasi di protezione. Sui danni prodotti dal cinghiale in particolare ci saranno verifiche annuali al fine di determinare la partecipazione delle squadre alla gestione e al prelievo. L’Atc valuterà il raggiungimento degli obiettivi sulla base di criteri stabiliti da una Commissione regionale.

Su proposta degli Ambiti territoriali di caccia e delle Province, ascoltate tutte le associazioni, sono state infine riscritte le modalità di accesso al prelievo, della tabellazione, dell'avvio e della conclusione dell'azione di caccia, nonché alcuni aspetti procedurali che andranno ad assicurare tempi certi nel rilascio delle autorizzazioni. “La condivisione e l'altrettanta partecipazione delle istituzioni e delle associazioni nella stesura di questi atti – conclude Eusebi - lasciano sperare in un migliorato e più efficace corso della gestione faunistico-venatoria nelle Marche”. 
 
Il nuovo regolamento sui danni causati dalla fauna selvatica introduce innovazioni e precise modalità da applicare all'intero territorio regionale in modo organico, uniforme e coerente, definendo i soggetti tenuti al risarcimento, le opere di prevenzione, la procedura di presentazione delle istanze, l'accertamento del danno, la stima e la relativa liquidazione.

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7 commenti finora...

Re:Marche, ungulati: in arrivo "nuove e mai sperimentate forme di caccia"

nel fermano sistemi già in uso.. però bisogna rompere i super clan formatesi "sempre e solo loro"

da solengo 13/03/2013 23.44

Re:Marche, ungulati: in arrivo "nuove e mai sperimentate forme di caccia"

Girata......selezione............tutti pagliativi. Ci vuole più caccia, e se serve tutto l'anno!

da SANDRO 13/03/2013 20.26

Re:Marche, ungulati: in arrivo "nuove e mai sperimentate forme di caccia"

la verità è che la regione non riesce a scalfire il potere dei parchi e delle oasi, enti che non vogliono interferenze. A pagare e a pagare lo scotto dell'impopolarità i cacciatori. Le associazioni venatorie..... stendiamo un velo pietoso

da Castelval 13/03/2013 17.07

Re:Marche, ungulati: in arrivo "nuove e mai sperimentate forme di caccia"

Mi spiace Valentino ma hai detto cose che non condivido.Primo se leggi bene la news, dice proprio che si chiede la caccia al cinghiale in zone fino ad ora escluse,poi per i danni sai bene che li procurano anche fagiani e lepri,in ultimo credo che se non si prende una beccaccia per le dieci del mattino (e oltre)vuol dire che non c'era oppure ci ha fregato.Cerchiamo di non fare il gioco degi animalisti litigando tra di noi.

da IVAN 13/03/2013 14.22

Re:Marche, ungulati: in arrivo "nuove e mai sperimentate forme di caccia"

Valentino, sul monte fino alle dieci ci vai eccome, poi chi è iscritto con una squadra, paga ulteriori 25 euro all'atc di residenza oltre quello che paga la squadra come iscrizione, e poi perchè pago io i danni dei cinghiali? se io pago i danni, il cinghiale paga pegno.............basta con questa retorica del rilascio di scrofe gravide, forse succedeva negli anni novanta quando scarseggiava, sai quante volte quelle sono diventate salumi..........Carlo

da Carlo62 13/03/2013 14.10

Re:Marche, ungulati: in arrivo "nuove e mai sperimentate forme di caccia"

secondo il mio modesto parere per eliminare o meglio per diminuire il numero dei cinghiali cosi da diminuire le richieste dei danni da parte del coltivatori diretti, bisogna fare solo una cosa. Gestire il numero dei cinghiali in modo continuo e costante, attraverso battute di caccia mirate dove il numero è più consistente,che però debbano avvenire tutto l'anno sopraattutto all'interno dei Parchi, delle Oasi e delle zone di ripopolamento. Altrimenti saremmo sempre da capo a piedi e tutti i cacciatori compreso me ogni anno si vede la licenza aumentata per contribuire ai danni causati dai cinghiali. Ma poi mi chiedo: ma io che la caccia al cinghiale non la pratico come tanti altri miei colleghi cacciatori, perchè Noi dovremmo pagare i danni per una specie che neanche cacciamo? Allora visto che il numero di cacciatori che ogni anno frequenta questo tipo di caccia aumenta, bè secodno me questi devono pagare qualcosina in più rispetto agli altri cacciatori che per esempio fanno la caccia alla beccaccia e che quando ti presenti sul monte e vedi tutto tabellato, non ti puoi neanche permetteree di metterci piede altrimenti vieni assalito dai cinghialai. Oppure che quando vai sul monte alla mattina presto con il tuo ausiliare tutto contento con lo scopo di trovare una beccaccia, dopo due ore devi andare via pechè arriva la mandria dei cinghialai, come se il bosco fosse di loro proprietà. Comunque il problema dei cinghiali è facile da gestire se solo chi comanda e chi sta dietro una scrivania te lo permettesse!!!!!!!!!!!!

da Valentino cacciatore Jesino 13/03/2013 12.35

Re:Marche, ungulati: in arrivo "nuove e mai sperimentate forme di caccia"

Mi immagino una cosa del genere nella provincia talebana di genova... qui (a genova) pensano solo a romperti i cosiddetti salvo poi chiederti di intervenire peche' non hanno di palanche per pagare i danni... ipocriti

da lupo69 13/03/2013 10.50