Ha ventotto anni e a caccia ci va almeno da almeno dieci. Federico Andreani abita a Pesaro, è un meccanico e pensa che la caccia sia l'attività più bella che si possa praticare. Da sempre è la sua grande passione perchè gli permette di stare a diretto contatto con la natura e allo stesso tempo di contribuire a tutelarla. Solo in Italia, ci dice lui per la rubrica BigHunter Giovani, è vista in modo negativo.
Ma questa situazione, dovuta a puri pregiudizi sulla categoria, potrebbe essere ancora rovesciata con l'impegno di tutti i cacciatori. “Si possono fare grandi cose per cambiare l'opinione della gente”, dice Federico. Del resto sono anni che la caccia si dà per spacciata, fa notare, eppure lui e tanti altri giovani sono qui a testimoniare che la caccia è ancora vitale, e che riguarda anche e soprattutto le nuove generazioni e la loro idea di futuro sostenibile.
“Dobbiamo darci da fare con tutte le nostre forze – sostiene- e portare avanti questa nostra grande passione, facendo in modo che sopravviva e che sia capita dal più vasto numero di persone possibile”. “Agli anticaccia – continua - dobbiamo fare capire pochi e semplici concetti: per esempio che i danni causati da cinghiali, storni, caprioli sono reali e che se si interviene con gli abbattimenti, seguendo i principi della gestione, si tutela l'ambiente e la biodiversità”.
La comunicazione è importante per far passare un messaggio chiaro e univoco e, per questo Federico crede nell'importanza di creare un'unica associazione, che non faccia distinzioni tra forme di caccia e che sia in grado di trovare mediazioni con l'esterno. Ma anche le azioni dei singoli cacciatori sul campo sono fondamentali. Lui ad esempio partecipa alle operazioni di salvaguardia del territorio organizzate dal suo Atc, come i censimenti e le catture o la pastura degli animali durante le nevicate.
A caccia predilige la selvaggina migratoria, in particolare tordi, beccacce e colombacci. Ma ciò che più adora forse non è spiegabile a parole. “Non c'è niente di piu' bello – dice - che svegliarsi presto al mattino vivere l'alba aspettando che inizi la giornata di caccia. E' un'emozione troppo grande e io non posso che ringraziare il mio babbo per avermela regalata”. La fidanzata Silvia è la sua più grande sostenitrice e a volte lo segue nelle battute. “Non posso che parlare bene di lei: vede di buon occhio i cacciatori, cucina la selvaggina, detesta gli animalisti ed è sempre al mio fianco in ogni battaglia per la caccia. In poche parole è fantastica”.
I giovani cacciatori hanno una marcia in più, soprattutto grazie alla loro naturale disinvoltura nell'avvalersi dei nuovi mezzi di informazione, come i social network. “Sono iscritto in tanti gruppi – dice Federico - dove si discutono tante notizie venatorie, si organizzano raccolte firme, riunioni ecc.. Negli ultimi periodi la rete ci ha aiutato molto – spiega -, specialmente ad organizzare campagne popolari a difesa del settore armiero – venatorio. Alcuni mesi fa, per esempio, migliaia di persone hanno sostenuto la nostra iniziativa di inviare una mail a tutti i politici perchè si interessassero della situazione, tutelando un comparto che genera sviluppo ed occupazione, oltre che prestigio per l'intera nazione a livello mondiale". Vai alla rubrica BigHunter Giovani